V043T194 V043P201
[1915]
Rev.mo. sig.r teologo, [Fortis]
Ricevo il telegramma con la dolorosa notizia.
Domattina tutte le S. Messe dei sacerdoti dell’Istituto e le sante comunioni
dei chierici, dei novizî e degli orfani saranno a suffragio dell’anima della nostra
indimenticabile benefattrice e madre.
Noi
Ci Mi prendiamo
prendo la libertà di chiamarla così, perché essa davvero mi
fece
da madre a me e ai miei Religiosi
e ai figli della Divina
Provvidenza nelle nostre piû
gravi
necess in momenti assai dolorosi.
E
Verrò Dovevo andare a Roma, ma mi sono trattenuto
appositam apposta
per prendere parte ai suoi funerali; era questo per me doveroso tributo di gratitudine.
Ma sempre pregherò e farò pregare per la sua zia, che non dimenticheremo mai più,
né io né tutti i miei religiosi.
Le
faremo anche l’ufficio de
e poi la trigesima: le orazioni sono pur
poi anche
sempre un conforto anche dei vivi nella mancanza delle persone care.
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