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Anime ! Anime !
[Tortona,] 13 ottobre 1939
M. Rev.do padre Superiore, [Passionisti di Brescia]
La pace del Signore sia sempre con noi!
Fo’
seguito al telegr. che le ho
dato inviai jeri.
-
Giunto
jeri a Genova verso le 10, trovai al
all’istituto nostro del Piccolo Cottolengo
Genovese,
un sacerdote, che il
quale mi disse chiamarsi P. Innocenzo,
di cognome
Tonazzi,
bresciano, Passionista, ma in abito da prete secolare.
Di
lui Vost veramente,
mi aveva parlato tempo
più mesi fa un loro
vostro padre
anziano
Passion perché vedere
se avessi
potuto lo avessi
accettato.
Non lo potei, per ragioni diverse. -
Il
detto P. Innocenzo mi disse di aver lasciato la casa vostra
religiosa religiosa
già
dal qualche giorno
lunedì, - senza nulla dire alla Patern[ità]
vostra. -
Allora, perché ella non vivesse in ansietà per lui,
le
ho inviato il
telegramma telegrafato.
E
affinché il
P. Innocenzo
[E perché] non si
perdesse per Genova,
visto che non si persuase a ritornare, gli ho detto di venire a Tortona,
dove io sarei giunto stanotte. -
Ciò feci per toglierlo da pericoli. È qui, - non ha celebrato in questi giorni,
e, presso di noi, non potrà celebrare mai sino a che il suo Superiore gen.le
non assicuri che lo possa.
Io, però, non potrò tenerlo neanche sospeso a divinis: -
al momento non ho posti adatti.
Né posso lasciarlo, dove sono ragazzi, - perché di lui so qualche sua cosa passata.
Prego v. paternità di voler riferire al Superiore gen.le quanto sopra.
Questo povero P. Innocenzo ha perduto la testa, e c’è molto da pregare per lui.
Mi fa gran pena: tornare all’Ordine non vuol tornare, ed io non posso tenerlo.
Dove andrà, non so: che Dio lo salvi!
La paternità vostra voglia raccomandarmi al Signore, - come farò anch’io per lei.
Con alta stima.
Dev.mo in Gesù Cr.
Sac. L. Orione d. Div. Pr.
¨