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         [Tortona, ] 15 genn. [191]5


 Molto Rev.do e caro Padre Portaluri,


 Il nostro caro (anima lunga) don Zanocchi ha ricevuto oggi la sua gradita cartolina,

dove ci sono i saluti anche per tutti noi.

 Della sua memoria e bontà, io per tutti i figli della Divina Provvidenza,

di cuore la ringrazio, o caro Padre, e vengo a raccomandare me ed essi alle sue orazioni.

 Don Sterpi è a casa da jeri, perché ha suo padre che è gravemente ammalato,

e lo hanno finanche già viaticato.

 Come vostra paternità già forse saprà, abbiamo a Bandito a Villa Moffa

(vicino a Bra) il noviziato, e la vorrei pregare di venire a farci un giorni o due

di ritiro mensile, quando la stagione sia meno cruda, cioè in aprile o maggio.

 Colà troverà don Cremaschi e anche don Montagna, tutte sue antiche conoscenze.

 Sono quindici o sedici chierichetti, che lei ancora non conosce.

 Da Chieri viene a Trofarello, e poi in un momento è a Bandito.

 La nostra Casa è distante solo cinque minuti dalla stazione prima di Bandito.

 Sono stato a predicare a Ventimiglia, per disporre la popolazione alle feste

per l’Immacolata e Giubileo di Mg.r Daffra, e c’erano quattro Vescovi e anche Mg.r Carli,

Vescovo di Luni-Sarzana, il quale ho sentito con vivo compiacimento che parlava

molto bene del nostro caro Padre Portaluri.

 A proposito: è vero che vostra paternità ha il libretto delle profezie

della monaca di Taggia? Vorre Me lo ha detto don Sterpi che lei g una volta

gli ha letto quelle profezie. -

 Vorrebbe mandar[mi]

¨