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[grafia di altri]
Genova li 29 Aprile 1939 - XVII
Caro signor commendatore grand’uff.le Cerrutti.
Grazia e pace!
Mi sento in dovere di rinnovare anche per iscritto, a lei ed alla sua ottima signora,
la espressione della mia profonda riconoscenza per la cospicua offerta elargita
ai poveri del Piccolo Cottolengo Genovese.
Era già stato per me, caro commendatore, motivo di particolare gioia,
l’avere ella accettato, forse non con lieve incomodo per i suoi impegni,
di salire alla Villa Santa Caterina: e così, tanto conforto mi aveva procurato
l’adesione della sua gentilissima signora.
Hanno voluto, invece, aggiungere carità a carità, dicendomi ancora una volta
con quale intelletto d’amore seguano quest’umile opera.
La Divina Provvidenza che ha dato vita al Piccolo Cottolengo Genovese,
a sollievo di tanti nostri fratelli derelitti, ne va confortando gli sviluppi suscitando
intorno alle nostre piccole case anime buone, dal cuore generoso e la mano aperta
a chi soffre. Deo gratias!
Il Signore la ricompensi largamente. È con senso di ben alta gratitudine
che imploro su lei e sulla sua gentilissima signora un’ampia benedizione di Dio,
auspicando abbia ad apportare, come ogni gioia più santa alle loro anime
così sempre più felice prosperità ai loro affari. (Una speciale benedizione ai nipotini)
Pregano così, con me, tutti i poveri da loro beneficati.
Con devotissimi ossequi
obbl.mo (suo servitore in Gesù Cr.)
Don Orione
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