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[l’azzurro è dattiloscritto]


Alla Nobile Sig.na la Baronessina

Anna Maria Cavalchini

Via della Rocca 47 - Torino


           2 febbraio 1934


 Nobile signorina,


 Gesù e la Santa Madonna la benedicano! - Non so dirle né di più né di meglio:

sia sempre su di lei la benedizione di Dio!

 Oggi non ho potuto scriverle subito, - fu una giornata di lavoro, -

dovrò esser breve, sono un po’ stanco.

 Non voglio però che termini la giornata senza dirle tutta la mia gratitudine.

Pregherò secondo le sue intenzioni e farò pregare - pregheremo tutti per lei.

 La Madonna è tanto buona che non guarderà alla nostra miseria e peccati.

È veramente un grande sollievo, un aiuto inatteso che oggi la S. Madonna

mi ha mandato, a mezzo di vostra signoria, in questa sua festa.

 Grazie sentitissime, ma più intendo ringraziarla sign.ra Baronessa,

ai piedi del tabernacolo.

 Penso che la sua opera tanto buona sarà piena di frutto e poi di beatitudine.

 Cammini sempre con Dio, ami Gesù: beato chi intende che cosa sia amare Gesù!

 In ogni cosa cerchiamo Gesù, e amiamolo.

 Gesù si ama, sovra tutto, in croce e crocefissi: Gesù si ama e si serve in croce,

o no si ama e non si serve affatto.

 Amiamolo così il Signore, la croce di Gesù diventa vita, e tutto il dolore,

le sofferenze, le amarezze diventano gaudio e gioia e perfetta letizia.

 Tutto va a fracassare quaggiù, ma Gesù non fracassa: tutto può fallire, Gesù no,

non può fallire: tutto passa, Gesù resta, e ci sta vicino, e dentro del cuore,

e dai disinganni e dalle lacrime ci chiama al gaudio dello spirito.

 Coraggio dunque, o buona figlia di Dio, - confidi sempre in Gesù

e tutto a Gesù, e avanti, che Gesù resta e sta con lei.

 La ossequio molto distintamente, e da povero sacerdote, la benedico!

 Obblig.mo servitore in G. Cr.


           Sac. L. Orione

           della Div. Provvid.

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