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[verso il 20 Agosto 1905]
Mio caro sig. prevosto, [Milanese Carlo]
La ringrazio della sua graditissima cartolina, ed ho riso saporitamente
su tutta quella lunga filastrocca di titoli, uso spagnolo,
che
onde ha voluto decorare l’indirizzo - Adesso vengo
a lei per un piacere,
pregandola nel Signore di non dirmi di no.
Come
ella saprà ho acquistato da Monsig.
Vescovo la Casa Oblatizia,
e
per bontà il Superiore di
Monsig. Vescovo e con l’ dietro
approvazione del S. Padre
che
si degnava rilasciare con apposito in
proposito un suo venerato autografo
al
nostro a Monsig. Vescovo, la parrocchia di S. Michele
è
stata affidata incardinata unita
alla Congregazione, rispettando,
si
capisce s’intende, l’att
l’attu l’attuale investito - vostra lei, per
tutto quel tempo,
che
le auguriamo lunghissimo, che il pel
quale il Signore le concederà
di
continuare il suo apostolato gran bene
che ha fatto a
Ora
noi si vorre ha bisogno
di fabbricare un piano sulla casa
e
avremmo bisogno di poterci attaccare
allungare sulla camera che è sopra la sacristia
Il Vescovo non ha difficoltà, solo mi ha detto di parlargliene -
io al tempo stesso alzando, le farei aggiustare bene la camera che lei ha sulla sacristia,
di modo che lei ne avrà un vantaggio ed io pure potendo così fare un camerone.
Io mi tengo sicuro che lei non avrà difficoltà essendoci già il consenso
di Monsig. Vescovo, - vuol dire che di questo favore, io come tutta la casa,
faremo
di essergliene riconoscenti, antando
continuando a prestarci
per tutto quello che si può per la parrocchia ben lieti di esserle in qualche modo di aiuto
per la gloria di Dio.
In attesa di un suo favorevole riscontro, la riverisco e la ringrazio,
e la
prego ad avermi sempre per quel mezzo
matto in Domino che era
ag sempre lì a fare il buffone e a sc
D.
Orione
¨