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[non esiste né inizio né fine e ci sono periodi ripetuti: inviata a don Sala]


..... dirti quanto mi è passato nell’anima ai piedi del S. Tabernacolo di Nostro Signore.

Sono Sarei felice che se tu venga per ajutarmi venissi a dare la tua vita in questa umile

e poverissima Congregazione, e ne ringrazierei Iddio di cuore;

ma non posso devo creare delle cariche superiori od aventi poteri o uguali o qu ai poteri

col del Capitolo, che già esiste, e che venne regolar fu canonicamente eletto

dai M membri della Congregazione. secondo le norme pontificie date dalla S. Sede.

 Le attribuzioni dei varî membri da parte sono già distribuite, benché non e il Capitolo ha pure il suo Segretario, che eletto regolarmente

 Se credi che Iddio ti chiami in questa umi nascente Congregazione non devi cercare

di annichilire te stesso e le cariche, ma venire per desiderio di vita più umile, più nascosta

e più perfetta, e per metterti di più al sicuro da tanti inganni ed occasioni di peccato.

Devi venire per desiderio di offrirti a Dio illimitatamente e per lasciarti adoperare

da quelli per mezzo dei superiori - chiunque essi siano: allora tu farai il maggior bene

che puoi fare, prima per te, e poi per la santa chiesa di Dio e per la sede Apostolica,

a cui siamo da speciale voto legati.

 La chiesa e la società ha oggi bisogno di anime grandi, che amino Dio

e il prossimo senza misura, e che si consacrino come vittime alla carità,

che è ancora quella che può ritornare gli uomini alla fede.

 Se tu vieni, io da te con te procederò con più cautela ed esigerò più prove:

ti metterò l’ultimo della Congregazione, e non ti darò nulla nulla che possa soddisfare

od alimentare il tuo amor proprio: pos so che Iddio vuole trasformare trasformarti

in uno strumento di misericordia e di salute, e vuole che tu ora,

dopo esserti pasciuto di parecchie vanità, ti dia tutto a lui nella mortificazione

e rinnegamento di te stesso, e vuole fare di te un santo. Dovunque andrai

se non fai questo, tu non avrai pace, perché questa è non è una grande la mia,

ma è la voce e una delle chiamate di Dio per te. Non resistere: molte anime ti aspettano

e ti ; loro angeli ti chiamano; ma il grano di frumento deve prima morire,

per poi germogliare di vita tutta di Dio.

Il Signore ha detto Penso che questa Penso che sia questa l’ora designata da Dio

per te.

 Prega la Madonna SS. e p pregala fervorosamente, e poi volta le spalle al mondo

e sî tutto di Gesù Cristo: con te camminerà il Signore.

 Io non ti prometto nulla di ciò che il mondo promette: ti prometto il paradiso

e una corona sterminata di anime salvate dall’olocausto della tua vita; ti prometto:

fame freddo fatiche, fastidî, povertà, croci, umiliazioni, fischi, facchinaggi, fiaschi,

filze di debiti.

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 Anche umanamente parlando, molto sa un uomo che sa aspettare:

sono i falsi profeti quelli che corrono.

 Se quindi ritieni che Iddio veramente ti chiami per a questa nascente

e poverissima Congregazione, io ti prego di voltare affatto pagina o mio fratello,

di non venire a noi parlando di coprire cariche etc., ma vieni per puro desiderio di vita

più umile, più nascosta in Cristo e più perfetta, e per metterti, col divino ajuto,

più al sicuro di da tanti inganni e da maggiori occasioni di freddezze e di peccato

che si incontrano anche pur troppo dai sacerdoti viventi viventi da soli e nel secolo:

frater qui adiuvatur a fratre, quasi civitas firma.

Mi dirai: Ripeterai: che diranno a Casale?

 Dicano che vogliono; ma sarà sempre meglio per la edificazione in Cristo

che sappiano che sei venuto a renderti umile religioso, che per andato

a reggere un dicastero.

 Io dunque, prego il Signore che ti mova per pu l’unico desiderio di offrirti a Dio

illimitatamente e per lasciarti adoprare come uno straccio dalla Provvidenza divina,

per mezzo dei superiori, chiunque essi siano, indipendentemente da me

che non sono che un povero ciabattino, e che nulla più desidero che di nascondermi

nel cuore di Nostro Signore del Crocifisso

 Allora tu farai il maggior bene che puoi fare, prima per te

e poi per la santa chiesa di Dio, nostra dolce madre, e per la sede Apostolica,

a cui sia questo minimo Istituto religioso è da speciale voto legato.

 La chiesa e la società tu ben vedi che hanno oggi bisogno di an

più che di alte intelligenze di cuori e di anime grandi e di veri santi:

di uomini che amino Iddio e il prossimo senza misura, e che non cerchino sè stessi

ma gli altri, consacrandosi come vittime alla carità, che è ancora quella che fa ritornerà

gli uomini a Dio

 Ma, per divenire tali noi tali, bisognerà che chiediamo grazia a Dio

e che vinceremo vinciamo tutti non nelle dignità, ma nella virtù,

e prendere in che ci prendiamo su una vera e sincera umiltà, vincendo l’ambizione

e amor proprio che tormenta l’anima, e ci toglie la pace interiore.

 Se tu viene, bada che io, finché resto a questo posto, procederò con te

con più cautela che con gli altri, perché sento che Iddio molto aspetta da te ed esigerò

più prove. nNon illuderti per le tue qualità ed età: ti porterò nella carità dell’anima fraterna,

ma ti metterò l’ultimo della Congregazione e sarai il facchino della Divina Provvidenza.

 Nulla ti darò che possa soddisfare od alimentare il tuo amor proprio, già troppo,

o mio fratello, ti sei pasciuto di parecchie vanità, - ora basta.

 Non ti offendere, ti scrivo intingendo la penna nella carità di Gesù Cristo

onde svisceratamente amo l’anima tua; ma l’amore non deve far velo alla verità.

 Iddio mi ha detto dice di scriverti chiaro e di scriverti così.

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 Penso che egli voglia trasformarti in uno strumento grande di misericordia

per la salute di molti, ma ti vuole più mortificato e da te chiede un pieno rinnegamento

di te stesso.

 Mi ha anche detto di scriverti che, se non farai questo,

ovunque andrai non avrai pace del cuore; questo questa è una delle chiamate di Dio per te,

Egli non badare alla mia miseria, egli si serve delle cose più che sono nulla

per confondere quelle che sono. Non resistere.

 Molte anime ti aspettano e i loro angeli ti conforteranno e ti conforterà la Madonna

Ma il grano di frumento deve prima morire per germogliare. Penso sia questa

l’ora designata da Dio per te, e prego molto in questi giorni per te. Tu non puoi,

non devi continuare così: ben altro da te si aspetta il Signore. Però, ripeto,

nulla io ti prometto di ciò che il mondo suole promettere; ecco che ti prometto, o mio caro,

fame, freddo, fatiche, fastidi, fischi fiaschi, fischi, filze di debiti, facchinaggi, frustate,

frecce, frizzi: insomma: umiliazioni, annegazioni, tribolazioni, avversità persecuzioni,

pe croci, perché penso che il nostro Calvario non sia ancora cominciato.

 Ma poi il paradiso! mMerces nostra in coelis est: Gesù ci darà se stesso per sempre!

 l’Istituto professa la perfetta povertà evangelica: essa esso fa grande stima

delle penitenze corporali e dello spirito di penitenza, e della vita

e spirito di orazione obbedienza e di orazione.

 Per divenire superiore a tutti e acquistare una dignità veramente grandissima,

bisogna vincere tutti nella virtù.

 Una vera e sincera umiltà: vinta l’ambizione, che tormenta l’anima,

ritorna la pace e la contentezza.

 Il nostro Istituto si propone di combattere e sradicare questo vizio

da tutti i suoi membri, e fa un’obbligazione a questi di non ambire le cariche e le dignità

e di rinunziarvi per sempre, a meno intervenga l’obbedienza.

 Sta attento, caro don Sala, perché il tuo nostro amor proprio ragiona sottilmente

e si veste talora di umiltà, ha mille e di dottrina teologica e giustifica facilmente

ai nostri occhi le nostre azioni e uccide l’anima come un sottile e dolce veleno.

 Beati quelli a cui la divina parola qui vult venire post me, abneget semetipsum,

ha penetrato le ossa e le midolla. Non vi è altro bene a desiderare da noi religiosi

che quello di rinunziare alla propria volontà in tutte le cose per amore di Cristo:

in questa rinunzia e vittoria di noi stessi sta la nostra felicità.

 In questa gran parola annegare se stesso, sta ogni cosa: tutto il resto è vanità,

amor proprio, ignoranza, inganno del demonio. La natura si ribella a questa rinunzia,

e fa di tutto per impedirla: ma bisogna combattere costantemente contro di essa,

e pregare e confidare nell’ajuto del Signore, che non manca mai a chi lo chiama.

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