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[esiste una minuta di un foglio non digitata]


        [Roma - Sette Sale, li] 3 Nov.bre 1928

        Anno VII  E. F.


 Egr. sig.r Podestà di Villa Romagnano,


 So quanto sta a cuore alla sig.ria vostra il buon andamento e lo sviluppo

dell’asilo infantile di codesta borgata, che ella amministra con tanta saggezza;

e sento di venire oggi a compiere un mio dovere nel ringraziare lei, sig.r Podestà,

e il vice - Podestà nonché tutta la laboriosa popolazione di Villa Romagnano

per la benevolenza verso le mie suore e l’interessamento per l’asilo.

 Incoraggiate le suore dall’appoggio incontrato, apriranno anche una scuola di cucito

e ricamo per le fanciulle; a questo scopo hanno affittata una stanza capace,

e le ho provviste di una macchina a cucire delle più perfezionate.

 Prossimamente daranno un saggio dell’insegnamento dato ai bambini,

e spero faranno assai più quando avranno un locale più adatto.

 Mi è stato donato un bell’appezzamento di terreno in posizione comoda pei piccoli,

soleggiata e veramente bella.

 Vorrei avere un bel progetto, e in primavera dar principio ai lavori del nuovo asilo.

Ma bisognerebbe che, durante la stagione morta dei lavori campestri,

la popolazione contribuisse in generosa gara, per le condutture del materiale.

Allora in autunno, in quella data e coll’invito delle Autorità che la sig.ria Vostra

riterrà bene, - si potrebbe inaugurare la nuova sede.

 L’asilo di Villa Romagnano dovrebbe rispondere a tutte le esigenze moderne

delle costruzioni del genere, ed essere la vera scuola materna,

come è volontà del Governo nazionale; dovrebbe essere tale, in una parola,

da primeggiare sugli asili dei vicini paesi e da far onore alla Villetta, -

tanto più che sorgerebbe all’imboccatura del paese verso Tortona.

 Gradisca, egr. sig.r Podestà, la espressione della mia più alta considerazione,

e mi abbia per suo dev.mo servitore.


            Don Orione

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