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[manca l’originale]
Anime e Anime!
[3/4 Ottobre 1899]
Carissimo don Gamaleri,
Ho ricevuto stasera la tua lettera,
e mi ha fatto piacere come la visita d’un caro amico. Rispondo subito per farti contento:
dunque farò la diminuzione e tutto come vuoi tu, e stia bravo, Cichero.
Quanto al Convitto di Sanremo, credi che mi sta tanto ma tanto a cuore,
e son proprio convinto che dovrà fare del bene,
anche per i grandi dispiaceri che mi costa quel povero Convitto.
Vedi: le batoste non sono ancor finite, e dacché ti scrivo
credo che non farò peccato se faccio uno sfogo con te di una cosa che mi è avvenuta oggi
e che mi ha fatto proprio male al cuore.
Stamattina sono stato in episcopio, ho parlato col Vescovo,
ho capito che c’era un po’ marina torbida, ma io ho cercato di tutto per farlo rasserenare,
ha finito col dire che sono americanista. Io ti dico proprio che non so che cosa sia
sto americanismo, ma mi pare che americanismo voglia dire essere distaccato da Roma,
mentre io mi sento tutto romano.
Vengo a casa, e dopo alcune ore neppure, mi arriva una lettera per la posta.
Ho visto subito che la busta era scritta da don Olivati,
e mi sono meravigliato come dal vescovado mi mandassero le lettere per posta.
Apro e vedo che era una lettera di don Doria, l’abate di San Matteo, dove pregava
il Vescovo di mandarmi là per la novena dell’Immacolata, e gli diceva che si rivolgeva
a lui, ma che io, non ne sapeva nulla, come infatti io non ne sapeva proprio nulla.
Sopra la lettera vi erano tre o quattro parole colla firma del Vescovo,
ma parole tali che m’è proprio venuto un aiuto speciale dal Signore in quel momento,
altrimenti sono cose che ammazzano una persona.
Vedi c’era stato alcune ore prima, potevano ben darmela? Ma il Signore vuole così,
e è bello che così sia, e così sia pur sempre se questa è la volontà del Signore.
Non dire però nulla a Monsignore (Daffra), né a Sterpi se lo vedi:
e buona cosa tener nascosti i tesori del Re, e i tesori del Re ora sono fascicoli di mirra!
Sia lodato e ringraziato di questi tesori ora e sempre.
Domani scriverò a Monsignore, per Sanremo farò tutto quanto potrò.
Bacia per me l’anello al Vescovo, e prega un po’ per me, prega tanto,
ne ho proprio bisogno!
Scusami se ti do’del tu.
Sia lodato Gesù Cristo. - aff.mo
Don Orione
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