V044T175 V044P182
[Tortona,] 25 / 11 1932 - A. XI
Ottima sign.na Lucia, [Damiasso]
Le chiedo scusa della libertà che mi prendo di inviarLe qui acclusa,
una lettera della sig.na Affre.
Che questa povera sig.na si sia ridotta a tale stato, c’era da aspettarselo, pur troppo,
dato quanto lei, sig.na Damiasso, mi ha raccontato.
Sempre memore e sempre grato del beneficio ricevuto, sarei pronto ad accogliere
in una Casa di Provvidenza che ho a Genova (dove sono tutte donne),
la sig.na Giovanna, non potendo darle denaro, che, con questa crisi, non ho; il capitale,
che essa mi ha prestato, fu tutto restituito, e gli interessi sempre pagati regolarmente.
Veramente, quando Le ho mandato l’ultimo resto del capitale prestatomi,
dico la verità che mi piangeva il cuore, - non per farle la dovuta restituzione,
ma perché presentivo come sarebbero finiti anche quegli ultimi.
Io non so come dirle se vuole accettare il ricovero in una Casa
di Divina Provvidenza, - non la conosco, e temerei che si offenda,
ma se lei trovasse modo...... io sarei ben lieto di poter compiere tale opera di bene
verso chi mi ha agevolato, in altri tempi.
Gradisca, sig.na Damiasso, ogni mio devoto ossequio e la santa Benedizione?
E preghi sempre per me. Umile servo
Sac.te Luigi Orione O. D. P.
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