V044T178 V044P186



          Sabato, 9 Aprile 1892


 Caro e sempre amato fratello in Gesù Cristo, [Albinio]


 Ho saputo che sei aggravato, e ti avrei già scritto

se avessi avuto i denari a sufficenza: ma non avevo neppur due soldi!

 Pregai per te e prego e pregherò sempre, insino a che -

se il Signore desiderasse il sacrificio della tua vita - io sappia che tu sei in Paradiso

a pregare per me e per i mie giovani.

 Caro Albinio, coraggio! La misericordia del Signor nostro è più vasta dell’oceano

e più immensa dei cieli: abbandonati in braccio a Gesù, che tanto ti ama da morire

non tanto di patimenti quanto più di Divina carità verso di tè.

 Non pensare alle colpe passate per scoraggiarti: umiliati ai piedi della croce

ed il sacrosanto sangue di quel Dio che perdona ai suoi crocifissori, cadrà sul tuo capo

e ti difenderà nella lotta con le tenebre.

 Si stenda il vergineo velo di Maria sul tuo capo e la destra di Gesù benedica te

e la tua famiglia!

 Non ho più tempo a scriverti : prega sempre per me e per l’opera del Signore:

ed io supplicherò Gesù a non dimenticarti mai più!

 E Gesù ti benedica!

 Tuo in G. C.


           Luigi di G. P.

¨