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[manca l’originale]
Tortona, il 10 Maggio 1924
+ Anime e Anime !
Caro prevosto e amico. [Don Traverso]
Riferendomi al colloquio che ho avuto con te
qualche giorno prima di mettere la firma mia al compromesso
per l’acquisto del Collegio S. Giorgio ritengo doveroso farti avere copia
sia del compromesso sia della convenzione intervenuta tra il municipio di Novi e me,
e anche copia di una dichiarazione che ho deposto nelle mani di Mons. Vescovo
sin dal I / 5
Come vedrai essa riguarda i Salesiani. Ti invio detti atti perché tu veda
se i Salesiani si sentissero di sostituirmi anche subito. Essi potrebbero cominciare
nel Collegio S. Giorgio intanto che stanno a fabbricare e poi trasferirsi nel nuovo edificio,
e vedere il locale del vecchio S. Giorgio.
Io ho iniziato le pratiche col municipio di Novi solo quando seppi
che al prof. Peretti, assessore dell’istruzione, che era stato appositamente a Torino,
i Salesiani avevano detto che non potevano accettare una Fondazione a Novi
e dopo che è venuto don Alessandro Brunelli a Novi e visitato il S. Giorgio
disse che per Salesiani non faceva e che mai l’avrebbero preso.
Ma ora essi non entrerebbero al S. Giorgio che provvisoriamente poi
potranno sempre venderlo sempreché abbiano uno stabile equivalente ad uso Collegio.
Io ho preparato il terreno ai Salesiani dicendone ogni bene in municipio
come possono testimoniare il Sindaco e gli assessori presenti prof. Peretti Curletto
e ing. Manassero. Essi potranno fare del bene mille volte più del bene
che non possa fare io. Ed è per questa ragione e per la gratitudine che io loro devo
che sarei veramente felice di spianare ai miei venerati maestri la strada per venire a Novi.
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Prima di incominciare a fare delle spese, ho ritenuto fosse bene fare questo passo
dato che essi si sentissero di venire subito e di fare essi.
Tu, se credi intenditi con i membri dell’Opera Oneto, io mi rivolgo a te
anche come tale.
Vedete subito i Salesiani; vi mando i patti che già ho col municipio
e poi se vedi che si può combinare subito con essi fammelo sapere.
Pel momento è conveniente che i patti restino riservati a voi.
Che se i Salesiani oggi non venissero sappiate che io sono sempre pronto
a cedere loro il posto domani. Che si vuole più da me?
Quello che urgeva e che importava era di impedire che il Collegio S. Giorgio
cadesse per nove anni in mani laiche e il contratto era già firmato
da chi affittava il locale obbligandosi ad aprirvi il Collegio.
Che la Madonna mi dia di poter fare del bene, farlo poi più in un posto che in un altro
fa lo stesso, il mondo è tanto grande che non vale proprio la pena di perderci in inezie.
Come molti e soprattutto Don Bosco e i Salesiani hanno dato la mano a me
e così vorrei fare qualche cosa per dimostrare loro la mia riconoscenza. Ecco tutto.
Prega per me e abbimi per tuo aff.mo in Gesù e Maria SS.
Sac. Luigi Orione della D. P.
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