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[incompleta]
+ Anime e Anime
Tortona, il dì 12 Marzo 1920
Caro e venerato P. Rosa,
Oggi Don Orione fa festa perché ha avuto lettere da due padri
della Compagnia di Gesù e della Casa della «Civiltà Cattolica».
Anch’io, per grazia di Dio, sono tutto gesuita a capite ad talos o, almeno,
tale chiedo al Signore che mi faccia e nello spirito e nella vita
e nella devozione senza limite alla santa chiesa di Roma e al Papa,
come fanno i padri Gesuiti, che sono i pretoriani di Cristo e del suo Vicario.
E quando la misericordia di N. Signore mi condusse a questo lavoro
tra i più piccoli e abbandonati dei suoi figli, - e quando la sua santa grazia mi trasse
a tener dietro alla sua provvidenza divina, - allora mi attaccai a P. Parsaglio
e a
Padre Raffo S. I. di Genova, e mi sono
scelto un a santo dovendomi scegliere un santo
a
protettore un santo che mio
e dell’Istituto ho scelto un santo di tale attaccamento
spirito
di unione alla S. Sede e alla chiesa e di tale nome, che tutto dicesse,
e che allontanasse da questo umile lavoro ogni ombra di liberalismo, e fu il fondatore
e padre vostro Sant’Ignazio.
E a lui mi sono abbracciato e mi vado ogni dì abbracciando come per fermare
ogni
dì ben intera e aperta la fede mia e di questa nascente Istituto
e povera Congregazione,
che
vuole essere, e nulla di più
chiede al Signore che di essere e di
stare umile,
fedele
e sempre piccola bambina
ai piedi della s. chiesa, come un
bambino.
E perché è proprio dei figli di S. Ignazio coltivare e diffondere questo dolce
e vitale amore alla chiesa, al Papa, ai Vescovi: e perché due così insigni
figli
della Compagnia di Gesù, lei e il padre Barbera hanno
ha voluto così certo il Signore
che
mi scrivessero penso in perché
ne avessi sede conforto
e dalla Civiltà cattolica,
che
mi scrivessero che è rocca
di fede e di difesa dei diritti e della libertà
della
s. chiesa di Dio, - per tutto questo
sento oggi una letizia tutta alta
e spirituale letizia
e
ringrazio lei, caro Padre Rocca e
l’ottimo p. Barbera, e prego pregherò
Iddio per loro
e per la sempre maggiore prosperità della santa Compagnia di Gesù.
Ringrazio
poi lei di P. P. anche singolarmente
lei, caro p. Rosa,
dell’offerta
di L. 50 e pregherò per il e
farò pregare secondo l’intenzione del benefattore,
che
Iddio il Signor Iddio
voglia largamente ricompensare.
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Ed ora mi permetta di abbracciare in lei tutti codesti padri che lavorano
per la difesa della chiesa.
Siate tutti benedetti e per quello che avete fatto e per quello che dovrete patire
per
la s. chiesa di Dio. Io vi amo tanto, tanto in Domino, e vi vog
ricorderò sempre
¨