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[incompleta]

[esiste una minuta, manoscritta, di un foglio non digitata]


           Anime ! Anime !


 Veneratissimo padre, in Gesù Cristo, [Mons. Bandi[


 Eccole il pro memoria che mi ha detto di presentarle

per iscrivere a sua Eccellenza l’Arcivescovo di Torino:

 Le signore Maria e Severina Fogliano, sorelle,

residenti in Torino al Corso Principe Oddone, n. 22 Torino,

darebbero all’Opera della Divina Provvidenza di questa vostra diocesi

parte della loro casa, o meglio, un braccio di casa annessa alla loro palazzina.

dove abitano esse.

 Là, coll’aiuto di Dio del Signore, metterei alcuni giovani operai,

e si inizierà si inizierebbe una piccola Casa di artigiani,

dipendente da questa Casa di Tortona e con lo stesso spirito che è qui.

Vostra Eccellenza sa che noi qui siamo tanto poveri,

e anche quella Casa di Torino amerei proprio che fosse una umilissima e povera cosa,

e l’ho anzi accettato volentieri da quelle buone Signore

perché anche il fabbricato quel locale in par proprio perché adottato adatto

allo spirito di povertà che deve essere nella vita proprio dei figli della Divina Provvidenza.

 Però, benché così sì poveri, prego pregherei vostra Eccellenza

di assicurare l’Arcivescovo che là non si vivrebbe mica della carità cittadina,

né si farebbe va a far concorrenza alla carità onde vivono altri Istituti.

Prima di tutto abbiamo noi la fonderia in casa

e già in piedi, occorrono occorrono solamente che giovani che manderei

poiché c’è già anche tanto con molto lavoro: - poi, per quest’anno almeno,

sarebbero assai pochi i giovani che manderei lasciando i quali,

quest’anno non sarebbero più di una dozzina incirca.


[questo finale appartiene alla lettera in 72 - 237]


 Di essi, di me e di tutto ciò che in qualche modo mi possa appartenere,

o di cui io possa disporre, prego v. Eccellenza di fare quanto stimerà bene in Domino,

alto e basso, come crederà.

 Basta che ci sia concesso di amare il Signore tutto il resto non..

¨