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+ Gesù, il S. Padre e le Anime
Roma, 10 - 12 [19]06
Mio buon padre nel Signore,
Ho avuto jeri sera una udienza di quasi 20 minuti col S. Padre,
e temendo di dover tardare qualche giorno, (quantunque desideri in settimana venire),
a portarmi a Tortona, mi fò premura di riferire a vostra Eccellenza
che l’udienza fu affettuosissima e ne sono ancora tutto confuso.
È tutt’oggi che penso chissà cosa sarà la bontà con cui mi riceverà il Signore,
se, col suo aiuto, riuscirò, come spero, ad entrare in Paradiso.
Mi ha trattenuto sulle condizioni della Piccola Congregazione, -
Egli però le conosceva già, specialmente le opere assunte qui a Roma.
Mi ha parlato molto dell’affare della nuova parrocchia - io sono andato là
come un corpo morto, su questo specialmente - Gli ho detto le mie condizioni materiali,
il personale poco che ho - tutto tutto tutto - come un bambino -
Il S. Padre pareva invece che ci godesse, e allora mi sono messo nelle sue mani
perché si faccia la volontà di Dio, solo la volontà di Dio.
Il S. Padre vuole quest’opera, e per grazia del Signore sono pronto a morirvi su. -
Adesso si è impegnato lui direttamente per l’area - ha fatto là il conto durante l’udienza -
Sia fatta la volontà del Signore!
Io non l’ho cercata quest’opera, credete non l’ho cercata,
è Monsig. Faberi segretario del Vicariato. - Sono già forse 12 mila anime
subito fuori Porta senza chiesa, - il S. Padre diceva che è un paese di missione.
Ho detto a S. Santità che mi dicesse che santo doveva pregare
a quale cioè volesse dedicare quella chiesa. E lui ha detto:
Deo optimo Maximo in honorem Sanctorum omnium Un chiesa in Roma
che sia dedicata a tutti i santi conosciuti e sconosciuti - Aggiunse
che abbiamo bisogno di tutti i santi
Gli ho umiliato gli ossequî riverenti di vostra Eccellenza, e mi ha domandato notizie
di lei e di Tortona
Le ho date tutte come le può dare un figliolo affezionatissimo.
A vostra Eccellenza invia una particolare benedizione,
e gli ho parlato della mamma di vostra Eccellenza, e di tanta benevolenza dimostrata
da essa verso l’Istituto e a me poveretto.
E siccome io ricordava che ogni volta vostra Eccellenza veniva da Papa Leone
Egli alla mamma inviava una speciale benedizione così l’ho pregato proprio
di una particolare benedizione per essa, che diede di gran cuore - Gli ho parlato
della scuola di religione, che son venuto sù, del discorso fatto da v. Eccellenza.
Il S. Padre benedisse anche la scuola di religione, e fu contento
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Gli ho parlato della cappella allargata ha concesso che in tutti gli oratorî
e cappelle della Congregazione si possa dire la Messa della mezzanotte a Natale,
e farvi la S. Comunione, anche per gli esterni che vi prendono parte.
Così quest’anno se v. Eccellenza crederà faremo una bella funzione a Tortona,
con tutti i giovani esterni, con la S. Comunione, - anche per toglierli dal Duomo
dove c’è quasi sempre qualche avvinazzato che disturba.
E così quelli della scuola di religione si avvicineranno, raccolti là ai SS. Sacramenti,
e faranno proprio il Natale con Gesù, - e lo porteranno nelle famiglie. -
Ci dovrebbe venire vostra Eccellenza o mandare un canonico od almeno il prevosto -
Non vedo l’ora di fare una corsa a Tortona.
Non so se don Zanocchi le ha portato una supplica per un chierico della diocesi,
che dovrebbe essere ordinato, e che ha dato gli esami a Tortona - La pregherei
di prenderla in benevola parte, che il S. Padre è contento di sapere che mi aiuta
e lo dico fin con vergogna perché è tutta bontà sua, ma creda che gli farà piacere
che mi faccia qualche prete di più - i chierici della Provvidenza non mettono timore
sono venuti su in mezzo a tante privazioni ed attaccati alla S. Chiesa, che lavoreranno
e porteranno buono spirito e saranno umili e devoti all’Autorità
anche siano un po’ somarelli.
I tre ultimi somarelli ordinati - Cremaschi, Bariani e Zanocchi, fanno tanto bene,
tanto bene voi non ne conoscete che uno, l’ultimo di cui credo che sarete contento,
ma gli altri come fanno bene, come fanno bene!
Mi pare che dovreste fidarvi, perché se anche vi inganno nelle altre cose lecite,
in queste qui non vi inganno
Dico così per farmi capire meglio.
Monsignor Vescovo di Alessandria mi accetterà qualche chierico di
quei polacchi che per le ostilità di quei governi non potranno essere ordinati là e stare qui,
così Berutti mi ha accettato don Allasia, così Daffra forse mi accetta un francese,
ma accettatemene un po’ qualcuno anche voi.
Guardi vostra Eccellenza a Tortona vi è un chierico che è un santo
ma proprio un santo - è un polacco anche lui, poveretto!,
che ha studiato diritto all’Università di Cracovia - lo chiamano fratel Bernardo,
io gli sgrido sempre ma è un santo mi prenda quello lì - sarà contenta.
Basta, sia fatta la volontà di Dio: io voglio essere sempre contento -
quindi se vostra Eccellenza non è proprio tranquilla di poter fare questo,
la prego io stesso di non farlo; - et Deo gratias semper.
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Finirò: Le bacio con molto affetto il sacro anello, e spero di ritornare presto
Mi dia la sua santa benedizione, e mi abbia sempre per aff.mo suo
in Gesù crocifisso.
Sac. Orione O. D. P.
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