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+ Anime e Anime
Messina, il 25 / XI [1]910
Mio venerato padre in nostro Signore G. C.
Sono ritornato a Messina, ed ho un po’ di tempo; sono già stato a Noto e a Reggio,
e qui come là, ho trovato motivi di consolazione.
Ho scritto a don Sterpi che porti a vostra Eccellenza rev.ma
la reliquia del beato Stefano Bandello, che le ho promesso quando venni a riverirla,
prima di partire. - Per questo caro santo io ebbi, da quando andava a predicare
a Castelnuovo, una particolare divozione, ed a lui devo, dopo la grazia del Signore,
quel po’ di bene che si faceva a Castelnuovo, poiché a lui aveva raccomandato
e commesso tutto me e le prediche che faceva in quel suo paese,
tanto più che anche quel vecchio pulpito era ancora lo stesso su cui aveva predicato
il beato Stefano. E fui contento quando don Steccone, mio compagno, si fece domenicano,
che volle prendere il nome di padre Stefano, per ricordare il beato Stefano Bandello
della nostra diocesi.
Io, benché mi sia carissima, gliela offro con tutto il cuore codesta s. reliquia,
e mi è rincresciuto di non avergliela potuta portare io stesso prima di partire.
Ed ora domanderei a v. Eccellenza un favore, ed è che mi volesse donare
quel quadretto di S. Luigi, davanti al quale la bontà di Dio mi ha dato grazia
di raccogliere i primi figlioli.
Esso è ancora là dove sorse il primo oratorio festivo,
nelle stanze delle cucine economiche, - il santo è in atto che prega davanti al crocifisso -
Io potrei anche, se crede, farvi mettere un altro quadro. Vostra Eccellenza,
se crederà donarmelo, si degni darlo a Sterpi e ne sia ringraziata.
La riverisco di cuore, e le bacio il s. anello, e raccomando me e tutti i miei figlioli
alle sue orazioni.
Noi, per tutto ove siamo dispersi, ricordiamo nelle orazioni della comunità
vostra Eccellenza, mattina e sera, dicendo sempre un’Ave Maria pel nostro Vescovo.
La riverisco anche pel can. Albera, il quale -
e sono lieto di essere io a comunicarglielo - fu sabato scorso fatto Monsignore,
e nominato dal S. Padre suo cameriere segreto per le benemerenze sue
in occasione del disastro; lo vidi jeri a Reggio.
Con profondo ossequio. Suo dev.mo figlio in G. C.
Sac. Orione d. Div. Provv.za
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