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[esistono minute di quattro fogli non digitate]
+ Instaurare omnia in Christo
Messina, il dì 11 / 1 [1]912
Eccellenza rev.ma,
Benché mi sembri d’aver già inviato da un orfano,
che pel S. Natale di qui venne a Tortona, i miei augurî anche per l’onomastico
di v. Eccell. rev.ma, tuttavia non so lasciar passare questo giorno
senza rinviarglieli con affetto dolcissimo di figlio nel Signore.
Un poco fa l’ho particolarmente ricordata nella Messa che celebrai
nell’Istituto delle piccole suore dei poveri vecchi; e, dopo, prima di dar loro la benedizione
col SS. Sacramento, come là si suole, ho voluto cantare avanti a Gesù sacramentato
anche
l’oremus per di
S. Igino!
Non dirò d’aver fatto molti voti per vostra Eccellenza,
solo mi sentî come compreso di essere forse il più lontano dei suoi figlioli
che pregasse in quel momento per lei, e mi sentiva commosso
dalla carità di nostro Signore, che mi muoveva a pregare,
e dava tanta soave giocondità all’anima, così che parevami mi si aprisse il petto
avanti a lui, e nella sua grazia e nella sua carità mi desse di offrirmi quasi al Signore
pel bene di vostra Eccellenza, come un figlio farebbe pel suo padre lontano.
La grazia di Gesù, che opera in noi la vita, compia essa i voti di ogni bene
che potevano essere in quella offerta, e li compia non tanto per la vita presente,
quanto per ogni consolazione di vita eterna.
E di me, che notizie le posso dare?
Sperava al compiersi del triennio, - poiché sono ormai tre anni che sono qui, -
che avrei potuto ritornarmene. A Roma mi avevano lasciato quasi sicuro; ma, finora,
non so ancora quando piacerà al Signore sollevarmi da questo peso.
Preghi anche vostra Eccellenza, e poi sia fatta la volontà di Dio!
In questi giorni ebbi dalla s. sede una grandissima consolazione,
la quale mi ha confuso e profondamente confortato insieme; ma ciò mi fa anche dubitare
di non essere ancora alla fine. Preghi per me! preghi sovra tutto
che rivolga tutti i miei pensieri e le mie azioni a rinnegare me stesso
e a portare la mia croce per la salute dell’anima mia, e - per quanto modestissimamente - all’incremento e alla gloria della s. chiesa di Gesù Cristo,
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lacerata con strazio così crudele delle sue viscere, affinché tutta la povera mia vita
e la vita del piccolo Istituto attesti umilmente, ma sino alla morte,
di quale madre siamo noi generati.
E poiché non sono pochi, pur troppo! che, collo specioso pretesto dei tempi mutati,
velano la debolezza della loro fede, e vengono meno nel sostenere la s. madre chiesa
e intiepidiscono nel vero amore e nella difesa di essa,
e lasciano di propugnarne strenuamente la dottrina, e tacciono ormai del Papa
e dei suoi diritti e della dolorosissima posizione a fui fatta,
e del supremo bisogno della sede apostolica alla sua effettiva libertà e indipendenza
da ogni potere ostile, e compiono così il più indegno tradimento che si possa, -
si degni pregare vostra Eccellenza perché noi, figli della Provvidenza del Signore,
nati in questi ultimi tempi di nuovi bisogni per la s. chiesa di Roma,
di nuovi pericoli per la fede, amiamo la chiesa passionatamente,
e non cessiamo mai di porgerle il conforto della nostra illimitata devozione.
E, benché ancora pochi e piccoli e deboli, poniamo la nostra vita e la nostra gloria
nel fare sì che niuno ci vinca nella umiltà ai piedi della chiesa, e nella sincerità
e generosità dell’affetto filiale alla purissima sposa di Gesù Cristo crocifisso
e madre nostra, e al suo capo visibile, - il romano Pontefice.
Questi sentimenti mi è dolce averle potuto esternare in questa fausta circostanza,
e quasi deporre ai suoi piedi, poiché vostra Eccellenza rev.ma, che ce li ha insegnati
e inculcati dal nostro nascere, si riconforti al pensiero che essi non sono mutati mai,
ma anzi si sono resi così profondi, e così nostri da essere l’anima e l’amore
e le massime fondamentali del nascente Istituto.
E, pregandola della sua benedizione, e per me e per tutti i miei,
e baciando a vostra Eccellenza rev.ma il s. anello,
le sono con profonda venerazione dev.mo figlio in G. C. e Maria SS.
Sac. Luigi Orione
della Piccola Opera della Div. Provvidenza
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