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Anime e Anime!
Veneratissimo padre in G. Cristo,
Ricevo
il programma che che Monsig. Daffra vo
con in calce la sp
postilla
di
vostra Eccellenza, E e
mi prendo la libertà di farle notare una cosa
forse
un po’ di luce sull’andamento e della cosa ora
e necessaria, non per me,
ma
perché non per voi:
finché fosse dolore mio, è nulla
è il dolore che voi mostrate di avere che mi muove a ciò.
Voi mi dite: «l’ho ricevuto da Monsig. Daffra», va bene,
ma lo avete ricevuto anche da me. Direte: prima da Daffra, - ed io dico:
Monsignore, venerdì, appena ricevuto i programmi sono venuto da voi,
e li aveva in tasca, ho capito che sotto l’apparenza calma, c’era un po’ di burrasca,
ed ho detto tra me: lasciamo passare questo brutto quarto d’ora
Capisco
che io ho mancato ma molte volte, ma ho
mancato
e tutti i giorni ho mancato e manco, e mi pare anzi di diventare più miserabile
un giorno più che l’altro e merito punizione e la desidero di cuore,
ma i
miei poveri figli e le m opere
che la misericordia di Gesù ha voluto fare,
per questo fango non hanno peccato epperò preghi vostra Eccellenza
perché
salviamo agli cuor ogni
nebbia si cambi in amore e in luce di amore di Dio
non mi vengano tolti gli uni e si salvino le altre.
Quest’Opera vuole essere un amore dolcissimo di Gesù verso i piccoli e i poveri,
non
c’è da avere paura e gelosia
Io quest’anno non potrò venire, ma vi raccomando quest’Opera,
specialmente gli eremiti, che in gran parte, dopo Dio, è opera vostra
Sperava
che almeno al compiersi
del triennio di avrei
potuto ritornarmene
tra
i miei figlioli: ma due una
dolcissimea
letterea
ricevette giuntami scrittami
pervenutami in questi giorni mi fa pensare
a
Roma quale
Mi avevano lasciato sperare,
che al compiersi del triennio avrei potuto ritornare,ai mi ma
Ma una lettera dolcissima di questi giorni, mentre mi ha confuso di consolazione,
mi
fa pensare lascia lascia fa
dubitare che di non
essere ancora alla fine.
Sia fatta la volontà di Dio!
Io
sto tranquillo pensando che
Si
degni pure v.
Eccellenza rev.ma pregare affinché sovra tutto io compia
segua
la
volontà del Signore qualunque sapore
essa abbia con amo
docilità interiore
intera e
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piena e rivolga tutti i miei pensieri e le mie azioni a rinnegare me stesso
e a portarmi con lieto anime la mia croce per la salute dell’anima mia, e, -
per
quando quanto in
modo umilissimo modestissimamente umilissimamente
modo - all’incremento e alla gloria della s. chiesa
di Gesù Cristo,
lacerata
in questi tempi si tristi con
istrazio così crudele delle sue
viscere,
affinché tutta la povera mia vita e le vita del piccolo Istituto, attesti umilmente,
e
ma sino alla consacrazione
completa di noi morte di quale madre siamo noi
generati.
E, pregandola della sua benedizione, e per me e per tutti i miei,
e baciando a v. Eccellenza rev.ma il s. anello, Le sono con profonda venerazione
dev.mo figlio in G. C. e Maria SS.
Sac. Luigi Orione
della Piccola Opera
della Divina Provv.za
¨