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[A Sua Eccellenza Rev.ma

Mg.r Simon Pietro Grassi

Vescovo di Tortona]


 +        Roma, Venerdì Santo del 1916


 Eccellenza rev.ma,


 Ho ricevuto la venerata lettera di vostra Eccellenza rev.ma,

e sono confuso di tanta sua bontà.

 Il sacerdote del quale le scrissi non so quando verrà, -

ora ho risposto alla Congregazione dei religiosi.

 La ringrazio di cuore e prego Iddio di compensarla largamente di tutto.

 Vedo bene, e con grande conforto, che la dominazione che vostra Eccellenza

ha scelto è, sovra tutto, la dominazione della carità, che è, nel fatto,

la più potente per fare il bene.

 Che Iddio dia grazia a me ed al piccolo Istituto di esserle sempre grati di ogni atto

e parola di paterna carità, e di professarle la più umile e perfetta sommissione

nella servitù di Cristo.

 Ogni qualvolta vostra Eccellenza si degnerà andare nel piccolo Istituto,

sarà grande consolazione per me.

 Ci vada, Eccellenza, e in lungo, e in largo -

scusi l’espressione che potrebbe parere troppo confidente e poco riverente, -

e veda tutto da padre, e poi mi dica tutto da padre, quello che Dio le dirà di correggere

o di cambiare, che sarò lieto di farlo nel Signore.

 Forse la Pasqua verrò a passarla a Tortona; ma le umilio intanto i più fervidi augurî

di ogni buona e santa Pasqua.

 Si degni benedirmi, mentre le bacio il s. anello, e le sono dev.mo servitore

e figlio in G. C.


            Sac. Orione

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