V045T081 V045P117
+ Tortona, il 31 / VIII 1917
Eccellenza rev.ma,
In ossequio a quanto jeri sera vostra Eccellenza mi disse,
mi recai dall’avv.to Pincetti.
Egli mi rispose che l’appello può lasciarsi scadere, e così fermarsi,
avvertendone la parte Lamendola, e pagando il don Ravazzano le spese,
alle quali fu già condannato, nei rapporti col Lamendola, che sono L. 480,
oltre quelle della sentenza e inerenti.
Per le spese dei miei avvocati, come mi pare aver detto a vostra Eccell. rev.ma,
sono disposto a pagarle io, e farei in questo modo: o le L. 230
le passo subito a vostra Eccellenza rev.ma brevi manu perché don Ravazzano le abbia,
e paghi i miei avvocati, - oppure paghi lui direttamente, ed io con la stessa mano
ne faccio una elargizione all’Istituto San Giuseppe.
Così agirei, perché, condonandole io direttamente,
verrei a compromettere la mia posizione giuridica.
L’avv.to Pincetti stese la bozza di quell’atto,
suggerito da vostra Eccellenza rev.ma, da redigersi in carta bollata,
e da restare a mani di vostra Eccellenza.
La unisco alla presente.
Quanto all’arbitro, io sceglierei il sac. Vittorio Gatti,
che è ugualmente amico di don Ravazzano e mio, - il quale, benché stia qui,
conobbe la vertenza dallo stesso Ravazzano, ed è noto a tutti come persona rettissima.
Bacio con venerazione il s. anello, e, trovandomi sul punto di partire,
La prego di particolarmente benedirmi, perché Dio mi assista e mi benedica.
Suo dev.mo figlio in X.sto
Sac. Orione Luigi
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