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[esiste una minuta di un foglio non digitata]
+ [Tortona, li] 1 Aprile [191]8
Mio buon padre in G. C.
Chiedo scusa di scriverle su d’un mezzo foglio,
ma non ho di meglio in questo momento.
In questi giorni ho pensato più d’una volta allo stato del don Baraldi.
Su questo povero sacerdote io avevo un po’ di ascendente una volta,
e forse ce l’ho ancora. Vorrei chiedere a vostra Eccellenza il permesso di fargli una visita
per parlargli da fratello e indurlo a venire a morire qui con me.
Siamo allo stretto, è vero, ma una camera per un prete malato si trova subito,
e gli cederemo la più bella camera. E vi sarà chi lo assiste caritatevolmente.
Da Castelnuovo a Tortona il viaggio non è lungo, e potrà effettuarsi
con mezzi adatti a malato.
Ci sarà colei, capisco, e, più che essa, la passione e il demonio; ma il Signore
ci ajuterà. Occorrendo parlerò in Nomine Domini anche ad essa: un’anima ce l’ha
anche lei da salvare; tanto a quest’ora devono già averlo spogliato di tutto:
lascino che l’anima vada a Dio.
Vostra eccellenza, se crede che il progetto sia pratico e da Dio, ci preghi su,
e
poi oggi domani devo
venire col superiore dell’Istituto Cavanis, e, caso mai,
mi darà la santa benedizione e vado. - E nostro Signore si degni ajutarmi!
Con devoto affetto in X.sto
Sac. Orione
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