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[esiste una minuta di un foglio non digitata]
Mi riferisco a don Ravazzano
Copia conforme
+ Tortona, il 23 Gennaio 1919
mattino
Mio buon padre in X.sto, [Vescovo Grassi]
Scrivo per non essere sempre lì.
I nostri buoni vecchi dicevano che la notte è la madre dei pensieri.
Stanotte dunque mi è venuto di ritornare un po’ su quella lettera
che v. Eccell. rev.ma, nella sua benevolenza paterna, mi volle leggere jeri sera.
È una lettera giusta e meritata; ma forse non farebbe del bene,
né a lui né ad altri, ai quali la farebbe passare, e che non sono bene informati,
e fors’anco un po’ male prevenuti.
Se non fosse per fare lo sfacciato, la pregherei in Domino di metterla,
per ora, nel tavolino; - domani, forse essa verrà buona, e farà del bene.
Mi
pare che vostra Eccellenza rev.ma, adoprando
usando con lui
ancora
la di longanimità
potrebbe con brevi e semplici parole significargli
che è spiacente di non poter aderire al suo desiderio,
e poi lo benedica anche col suo Istituto.
Adesso
che Capisco bene che ho finito di fare lo sfacciato
del tutto:
ma
voglia scusare almeno in parte a tanta mia libertà pel
per il suo affetto in padre.
Bacio con venerazione il s. anello, e le sono aff.mo in X.sto
Sac. Orione
¨