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[A Sua Ecc.za Rev.ma

Mg.r Vescovo

Città]


 +         Anime e Anime !

          Tortona, 19 Giugno [19]19


 Eccell. rev.ma,


 Non oso venire ancora oggi a disturbarla. - Le mando la lettera di don Perduca,

cui ho accennato stamattina.

 Romita ha dunque parlato due ore a S. Sebastiano, -

poi è andato ancora a Gremiasco e anche a Fabbrica Curone,

che è l’altro centro della Montagna a 10 Chil.m.tri da S. Sebastiano.

 Davvero che, quando sento di tutta questa attività per strappare i popoli a Dio,

mi vergogno, e sento che è nulla quello che faccio!

 E pensare che Calvino non predicava mai meno di cinque volte al giorno!

 Se Dio mi dà ancora un anno di vita e la sua santa grazia, e la chiesa

la chiesa madre, la santa chiesa di Roma, non vorrà patire scandalo dalla mia miseria,

ma mi prenderà come uno straccio nella sua mano forte, e vostra Eccellenza,

come un padre e una madre, mi ajuterà e conforterà, io voglio,

confidando tutto nel Signore voglio piantare un corpo di Arditi nella santa chiesa.

 I nostri Arditi andavano all’assalto con uno un pugnale in mano

ed un pugnale in bocca.

 Anche Cristo signor nostro apparve a Giovanni nell’Apocalisse

con la spada di bocca: «et de ore Ejus gladius utraque parte acutus exibat»

 Ai miei Arditi si degni la misericordia di Gesù Cristo signor nostro

mettere la sua mistica spada nella loro bocca, la croce, una nuda e povera croce in mano,

e una fornace di divina carità nel cuore.

 E la SS. Vergine mi pianti nella sua umiltà e nella sua fortezza,

per la gloria del Signore: a servizio di fedeltà nella chiesa del Signore:

a vincolo di unità del popolo con la chiesa.

 Mi benedica in Gesù Cristo.

 Dev.mo figlio


          Sac. Orione  della Div. Provv.

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