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[manca l’originale]


[A Sua Eccell. Rev.ma

Monsignor Simon Pietro Grassi

Vescovo di Tortona]


 +         Anime e Anime!

          da Segni, il dì 11 Luglio 1923


non rileggo


 Mio buon padre in Gesù Cristo,


 Sia benedetto nostro Signore! Oggi mi trovo a Segni,

e ciò le dice che il morto è già risuscitato; domani sarò ancora a Roma.

 Non ero mai stato in questa antica città della ciociarìa, benché abbia avuto

alunni di questa terra, e ne abbia ancora qualcuno a Tortona stessa.

 Qui si preparano feste centenarie a San Bruno che vi fu Vescovo per quarant’anni,

e gran Vescovo benedettino. - Egli era un Alessandrino, e propriamente di Solero, -

onde Monsignor Vescovo di Alessandria e un gruppo di Alessandrini giungeranno

nella entrante settimana per prender parte alle feste.

 Io però sono più fortunato, perché ben lontano dal pensiero di dovere capitare quassù,

ecco che sono il primo, in ordine di tempo a venerare questo santo,

di tutti che verranno da codeste parti, per il suo VIII Centenario.

 Più volte negli anni passati, avevo letto di lui, e de’ suoi studî a Bologna, delle sue

dispute con Berengario, delle relazioni con Gregorio VII e Urbano II e anche col nostro

S. Alberto di Butrio, e tante altre cose belle della sua vita spesa a servizio della chiesa.

 Ecco che la mano del Signore mi ha portato qui alla tomba di questo gran santo

delle nostre parti! Io lo voglio pregare anche secondo le pie intenzioni di v. Eccellenza,

perché Iddio voglia concedere a lei ogni celeste grazia e consolazione.

 Scrivo a vostra Eccellenza rev.ma per comunicarle un punto di lettera

a me ora inviata dal canonico Perduca: Vostra Eccellenza farà in Domino come crederà,

ma, da parte mia, la pregherei di non esonerarlo, a meno non ne abbia uno uno migliore.

 Il canonico Perduca avrà delle limitazioni, ma le è un servitore e un figlio sincero,

è uno dei pochi che, anche quando vostra Eccellenza non ci fosse più,

pregherà sempre per lei. Penso anzi, che v. Eccellenza gli morirà fra le braccia e mi scusi!

 Ha lo spirito buono che supplisce a tante a tante cose; non avesse altro,

egli predica ai chierici col suo contegno e buon esempio.

 Sarò ancora a Roma domani. Jeri dopo l’udienza del S. Padre

fu giornata campale di....politica: orresco referens! e domani sarà lo stesso. Pazienza!

 Che tutto cooperi bene! diceva quel buon poeta lombardo: «sputa latin

chi men pretende».

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 Del resto, ha parlato anche un’asino, e quindi.... nihil sub sole novi!

 Adesso vado da S. Bruno a foderarmi bene.

 Preghi per me, e mi benedica ma forte!

 A Roma ora c’è pure don Brizio: domani pranzeremo insieme

dalla Principessa di Venosa. Ne avrò da dire!

 Bacio sacro anello: un’altra benedizione ma efficace.

 Suo come figlio in Cristo e Maria SS.


          Sac. Luigi Orione

          della Divina Provvidenza

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