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[A Sua Eccell. Rev.ma

Monsignor Vescovo]


 +        [Tortona] sera del dì 11 Aprile 1924


 Eccellenza rev.ma,


 Ringrazio vostra Eccellenza della sua venerata e gradita lettera.

 Ma in verità, io né nella espressione, né nella intenzione avevo mai,

neppur lontanamente, l’idea di accennare a contributi del mio Vescovo,

ben sapendo che i bisogni della diocesi sono tanto vasti e urgenti, che mi sarebbe parso

di toglier denaro da un altare.

 A contributi del mio Vescovo, né jeri, né oggi, io non ho pensato mai.

 Forse a me sarà stato riferito più di quanto finora risulta, - e anche amerei che,

domani, mi risultasse non vero quanto mi fu riferito.

 Con la mia intendevo accennare ad un’opposizione,

e amavo conoscere sinceramente quale poteva essere anche oggi il pensiero

del mio Vescovo per regolarmi conseguentemente.

 Ma fa pena di averla - praeter intentîonem, - in qualche maniera contristata.

 Vostra Eccell. rev.ma, che mi conosce, sa quanto poteva essere alieno

l’animo mio da un simile fine.

 Prego n. Signore e la SS. Vergine Addolorata di confortare il cuore

di vostra Eccellenza, come Iddio e la Madonna sanno fare.

 Vostra Eccellenza mi benedica e mi abbia per affez.mo suo figliolo in X.sto


           Sac. Orione  d. D. Pr.

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