V045T140 V045P209


[esiste una minuta di un foglio non digitata]

[l’azzurro è dattiloscritto]

          Tortona I Maggio 1924


 Eccellenza Rev.ma,


 Nella riunione che oggi si è tenuta al municipio di Novi,

per addivenire alla firma del compromesso di acquisto dell’ex collegio San Giorgio,

presenti prima il sig. cav. Peretti, professore di Liceo e assessore alla istruzione,

il sig. Curletto assessore anziano, il sig. ing. Manassero assessore dei lavori pubblici,

e poscia ancora presenti gli stessi e anche il sindaco di Novi cav. avv. Armando Porta,

avanti di porre la mia firma al compromesso e alla convenzione,

atti dei quali unisco alla presente copia conforme, ho ritenuto mio dovere dichiarare loro

chiaramente che, per quanto riguarda l’art. 6 della convenzione stessa,

io firmavo riferendomi a quanto avevo già comunicato al sindaco con mia lettera

del 4 aprile, di cui pure dato copia a v. Eccellenza.

E perché non ci fossero malintesi ho ripetuto quanto in detta mia lettera

avevo scritto: - che non intendevo né intendo sia per me che per i miei successori,

di nulla pretendere dal Vescovo o dai successori suoi,

circa l’ufficiatura della collegiata di Novi.

 E, per essere più chiaramente inteso da quei signori amministratori,

ho detto precisamente così: «che, essendoci, per la divina grazia, io ed i miei sacerdoti

consacrati a Dio per servire umilmente la chiesa e non per asservirla, in modo veruno,

il Vescovo, qualora non avesse ritenuto conveniente nominare noi alla collegiata,

quando essa fosse venuta a rendersi liberamente vacante, nulla avremmo mai avuto

in contrario, poiché anche firmando l’art. 6 della convinzione, si badasse che intendevo

che il Vescovo restasse sempre pienamente libero di affidare anche ad altri,

a suo piacimento, come e quando credesse, l’ufficiatura della collegiata stessa.» -

 Di tanto il sindaco che gli altri amministratori hanno preso atto.

 Ad essi ho pure detto che avrei deposto nella mani di v. E. rev.ma

questa dichiarazione, che esprime il mio pensiero e lo spirito con cui ho inteso l’art. 6

della convenzione; e con questo atto, - se mai ce ne fosse bisogno, - intendo vincolare me

e i miei successori a lasciare le mani pienamente libere al Vescovo di nominare

alla collegiata di Novi chi egli meglio crederà in Domino.

 Bacio il sacro anello, e sono di v. Eccell. rev.ma dev.mo figlio in Gesù Cristo

e Maria SS.

         Sac. Orione  della Div. P.


 P. S.  Questa dichiarazione aveva una seconda parte; l’ho omessa poiché

mi parve che avrebbe reso questo scritto riservato al Vescovo e alla Curia.

Vuol dire che, se poi occorrerà, farò una lettera a parte.


         Sac. Orione  della Div. Provv.za

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