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[A Sua Eccell. Rev.ma
Monsignor Simon Pietro Grassi
Vescovo di Tortona]
+ Roma, il 7 febbr. 1925
Eccellenza rev.ma,
Chiedo scusa di non averle ancora scritto,
e mi perdono se anche dovrò essere breve, contro il mio solito.
Ho poi veduto Mg.r Perosi.
La risposta fu che l’interessato senta il suo Vescovo, il quale, occorrendo, scriva.
Aggiunse che è spiacente di non poter dire di più, e di pregare v. Eccellenza
di scusarlo; volentieri avrebbe fatto diversamente per la Eccellenza vostra,
se ciò gli fosse stato possibile.
Non ho potuto sapere di più, e amen.
Sento che a Tortona c’è un po’ di burrasca nel campo d’Agramante,
e che il dott.r Carbone si rivolse alla tipografia della Provvidenza
per la pubblicazione di un settimanale di onestà fascista.
Veramente io non sono favorevole a pubblicare giornali di partito,
e ne scrissi al can.co Perduca.
Qui ho veduto parecchia gente anche di parte, ma lascio la politica ov’ella sta,
e si sta tanto bene.
Don Brizio poi non ha accettato di andare a Rodi, gli par troppo lontano,
data l’età grave di sua madre. Deve essere venuto in alta Italia,
e mi disse che sarebbe passato anche a Tortona per rivedere v. Eccellenza.
Inutile dire che la sua fede fascista non è per nulla scossa, anzi....
V. Eccellenza lo sentirà, se passa.
Ho ancora un po’ di lavoro e non so precisare quando sarò di ritorno,
ma spero fra non molti giorni.
Bacio con venerazione il sacro anello, e La prego di benedire a me e a questi miei,
che
i quali insieme con me la ossequiano.
Tanti rispetti a don Francesco.
Di v. Eccellenza rev.ma dev.mo e aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.
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