V045T154 V045P235
[l’azzurro è dattiloscritto]
A Sua Eccellenza Rev.ma
Mg.r Simon Pietro Grassi
Vescovo di Tortona (prov. Alessandria)
Roma, 7 Aprile 1927
Mio buon padre in Cristo,
Sono qui da giovedì, 4 corrente, e sento il bisogno di inviare
a vostra Eccellenza rev.ma almeno una breve parola un saluto riverente e filiale.
Ero andato a Genova mercoledì pel funerale d’una benefattrice insigne
del Piccolo Cottolengo, poi fui a Bogliasco, e mi decisi di venire a dare
l’abito chiericale a sette giovani Armeni che erano già da qualche anno a Rodi,
e qui da sette od otto mesi.
Avevo promesso loro di vestirli per Pasqua,
e non volevo che restassero malcontenti.
Qui ci siamo incontrati don Bruno ed io; egli veniva da Assisi,
dove era stato per assistere alla consacrazione del nuovo Arcivescovo di Rodi,
nostro buon amico; - e così don Bruno ebbe la consolazione di rivedere
un gruppo di quegli Armeni pei quali aveva lavorato in Domino a Rodi,
e di assistere alla loro vestizione chiericale. Egli è tornato a Voghera dall’altra notte,
ché aveva le quarantore in quella nostra chiesa, e finiscono oggi.
Io sarò a Tortona per Domenica prossima, - devo passare da Firenze e Bologna,
ed andare un giorno a Napoli per una commissione.
Qui non ho visto e non vedrò nessuno: sto ricevendo i rendiconti dei miei,
e penso sia meglio.
È piovuto due giorni, e l’altro jeri a Frascati
mi sono presa una bella lavata - bagnata. Ma oggi è giornata veramente splendida,
e fa anche piacere per questi bravi Alpini che sono qui a migliaja, -
jeri era una pena a vederli, tutto il giorno quasi, sotto a quell’acqua.
Sant’Anna farà parte della Città Vaticana, e pare venga eretta in parrocchia
pel personale di palazzo; e, rifatta la casa annessa, vi passerebbe gli Agostiniani,
che da secoli sono parroci della Corte papale.
Il S. Padre richiese gli statuti della Arciconfraternita per esaminarli;
a noi non fu comunicato ancora nulla, ma i nostri stracci sono sì pochi,
che ci basterà saperlo qualche ora prima.
V045P236
Sino a qualche mese fa c’era veramente a S. Anna, e messo là
ove nessuno avrebbe mai pensato, un qualche fascio di certe carte, che a prima vista,
non parevano che cartacce ingiallite, ma ora sono a loro posto anche quelle.
E così tutti andiamo a posto! Confido che questa mia
troverà vostra Eccellenza rev.ma in buona salute, malgrado i salti di temperatura
di questi giorni.
I sacerdoti della provincia di qui si uniscono a me nell’inviare ossequî, -
ed io saluto poi anche distintamente il caro can.co don Piccoli.
Bacio con profonda venerazione il s. anello e sono di v. Ecc.za dev.mo figlio
in G. C. e nella S. Madonna
Sac. L. Orione d. Div. Provv.
P. S. Vedo che ci resta un po’ di spazio, e unicamente per un po’ di buon umore
ci metto un po’ di «per finire».
Quell’Ecc. Mg.re che va in Nigris, e che dal Ponte S. Angelo lancia anatemi,
mi raccontava il mio prete di S. Anna che non ha potuto astenersi dal fare la sua proposta
per la sistemazione del nuovo Stato Vaticano e fu che il S. Padre facesse tirar giù
tutte le statue dei santi che coronano il colonnato del Bernini......
¨