V045T155 V045P237


[A Sua Eccell. Rev.ma

Mons. Simon Pietro Grassi

Vescovo di Tortona]


 +       Anime e Anime !

        Roma, 26 Aprile [1]927

        Festa della Madonna del Buon Consiglio


 Mio buon padre in G. Cr.,


 Da Venezia, ove mi trovavo fino a venerdì, 22 corr., sono venuto

ad accompagnare a Roma al nostro Istituto per le missioni, quattro giovani aspiranti.

 Qui seppi che ero stato richiesto dalla famiglia Perosi,

e che Marziano mi aveva telegrafato a Tortona che il Cardinale desiderava vedermi.

 Sabato, 23 corr., il prof.r Bastianelli aveva dovuto compiere una operazione

molto grave al piede sinistro di sua Eminenza, dopo che già il tallone

era stato tolto scheggia a scheggia.

 Trovai il Cardinale in condizioni relativamente soddisfacenti, a vederlo,

e nel pieno possesso di sé.

 Ci fu un momento che, anzi, pareva volesse scherzare, mentre io,

sentivo grande pena. L’occhio era limpido, e l’animo suo lontano dal pensare

ad un’amputazione del piede, che pure era già stata quasi decisa.

 Egli ringrazia vostra Eccellenza e la diocesi delle preghiere, e, in fine,

si commosse dicendomi di tornare.

 Ora vengo ancora dai Perosi, dopo il consulto che ci fu qualche ora fa,

nel quale il prof. Bastianelli e gli altri medici curanti avrebbero decisa

l’amputazione del piede, al più tardi entro due giorni. «È questione di vita», hanno detto,

se no l’infezione salirebbe, e sarebbe stato perduto -

 Si spera così di poterlo salvare ancora.

 Dopo questo consulto, sua Eminenza cominciò a chiedere con qualche apprensione, e a capire di più, forse, la gravità del suo stato; tanto che giunse a dire: «se si trattasse

di tagliarmi il piede, mi si parli chiaro. Se devo fare anche questo sacrificio,

Iddio mi ajuterà sono pronto». È già molto e nessuno si aspettava a tanto,

né si sapeva come fare a dirglielo. Ora la via è aperta.

 Mentre scrivo, Mg.r Grosso, che andò in Vaticano per una Congregazione dei riti,

coram Sanctissimo, farà dopo, conoscere al S. Padre la decisione dei medici.

 L’operazione sarà domani o dopo.

 Sua Eminenza ha sempre febbre, più o meno alta, secondo le ore.

 Volevano che stamattina mi fermassi, e mi pregarono con insistenza di ritornare oggi.

 È un momento molto doloroso, e la Madonna mi ajuti a dare il più largo conforto. -

 Perdoni se non mi dilungo: La terrò informata. Bacio con venerazione

e affetto di figliolo in Gesù Cristo il s. anello, e La prego di benedirmi.

 Di vostra Eccell. rev.ma devotissimo suo


       Sac. Luigi Orione  dei Figli della Div. Provv.za


 Tanti rispetti a don Francesco e a tutti della famiglia Vescovile.

¨