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[A Sua Ecc. Rev.ma
Mg.r Simon Pietro Grassi
Vescovo di Tortona (prov. Alessandria)]
+ Roma, il 31 Genn. 1928
Mio buon padre in Gesù Cristo,
Il Signore sia sempre benedetto!
Dopo quel mio scarabocchio che le ho mandato domenica, -
del quale ancora chiedo scusa a vostra Eccellenza - mi fò dovere farle conoscere
che
mi trattengo qualche altro giorno
alcuni giorni a Roma.
Jeri ho avuto altra udienza privata, che fu quanto mai consolante, e Deo gratias!
Avevo lavorato quasi tutta la notte, perché seppi, solo domenica nel pomeriggio,
da Mg.r Caccia che il S. Padre mi avrebbe ricevuto lunedì mattino -
Così
ho potuto consegnargli tutto quel piano, del quale ho accennato
fatto cenno
nella mia prima a v. Eccell.za
Il S. Padre mi pare ne sia rimasto soddisfatto, e sempre Deo gratias!
Poi
volle darmi un grande atto di fiducia;
si. Si degni la Madonna di assistermi maternamente, -
e di aiutarmi a fare un po’ di bene a dei poveri fanciulli,
e così a salvare l’anima mia.
Ho bisogno di ossequiare qualche Cardinale, e tornerò pure dal Card. Perosi.
Poi vengo.
Fu
dall’abate Lugano jeri, ma
era fuori, - vi tornerò.
Ma v. Eccellenza mi aveva forse dato un biglietto anche per lui?
In quella busta, diretta a me, non ho trovato che una lettera per don Sterpi
e un biglietto per don Zerba.
Non ho ancora scritto ai miei a Tortona, in verità non ebbi tempo.
Anche col Signore, povero me! si può dire che non ho avuto tempo!
Le mie orazioni le ho dette e le vo dicendo un po’ alla zingara, montando e scendendo
giù dai tram, e lasciandone un pezzo di qua e un pezzo di là per le vie di Roma.
Sono stato a S. Pietro, e domani vorrei poter passare qualche ora
nella veneranda basilica di S. Clemente, ove sono le ossa del grande Vescovo
e martire S. Ignazio.
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Alla colonia di Montemario non ho potuto andare, né a Grottaferrata
né a Sant’Oreste al Soratte. Oggi aspetto qui il direttore dell’Istituto di Reggio Calabria:
visto che non potevo andare io, l’ho fatto venire lui.
Prego Gesù di conservare e dare ogni più grande conforto
al cuore di v. Eccellenza, e spero di preso ossequiarla di presenza. -
Mi voglia sempre raccomandare a n. Signore.
Tanti tanti fraterni saluti al caro don Francesco - Mi metta in ispirito
le mani sulla testa e mi benedica.
Suo umile e dev.mo figlio in Gesù Cristo
Sac. Orione
dei figli della Div. Provv.
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