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[manca l’originale]


          Tortona, il 10 Ottobre 1928


 Eccellenza rev.ma,


 Sia lodato Gesù Cristo, e perdoni le noje che ogni tanto le do, breve.

 Sento doveroso fare conoscere a vostra Eccellenza rev.ma

che ho trasferito il don Santamaria da Bra a Venezia, anche per dargli un po’ di lavoro.

 L’ho messo ai fianchi di un sacerdote, che è ottimo sotto ogni riguardo,

con lui dice l’ufficio e compie altre pratiche di pietà; e pare ci si trovi bene,

come vostra Eccellenza potrà vedere da lettera di lui che accludo.

 Non avrei dovuto mandarla, per le sciocchezze che dice di me,

ma vostra Eccellenza sa la miseria che sono e non prenderà scandalo.

Penso che questa lettera del don Santamaria potrà essere di qualche conforto al suo cuore

di Vescovo e di padre, e potrà forse affrettare a lui la riabilitazione pei sentimenti buoni

che rivela.

 Se si potesse ridargli la Messa per l’Immacolata o pel Natale!

 Veda un po’ in Domino: vostra Eccellenza può tutto!

 Bacio il sacro anello, e la prego di scusarmi e benedirmi.

 Di v. Eccellenza rev.ma umile servitore


           [Don Orione]

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