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[Raccomandata]
+ Roma, il 23 Genn. [1]929
Mio buon padre in Gesù Cr.,
Giunto jeri alle 9, e detta Messa qui a via Sette Sale,
andai dal Card. Perosi con la lettera di v. Eccellenza.
Ma egli era in Vaticano per la funzione anniversaria della morte di Benedetto XV; -
lasciai la lettera e tornerò domani o dopo; - così avrà avuto tempo di leggerla,
e sentirò se vorrà accennare a qualche cosa.
Qui don Risi mi consegnò la lettera di v. Eccellenza, quella del 13 corr.
Combinazione volle che jeri, nell’uscire dall’Opera Card. Ferrari,
mi imbattessi in Mg.r Videmari, che mi parlò di tante, di troppo cose,
e anche del ch.co Giov. Zanoni.
Questi scrisse al Videmari più di una lettera, in questi ultimi mesi, -
e tutte salirono gli scaloni del Vaticano, commentate da unite lettere di Mg.r Videmari
al Papa.
Così mi disse lui, e, in questo, ci si può credere.
Ho capito che, pel momento, non converrà parlarne,
per non aggravare di più la situazione avvenire dello Zanoni, qui hodie est «sine spe»,
così si espressero.
E penso che sia proprio il Signore che mi abbia fatto imbattere in Mg.r Videmari;
gli furono tolte anche le insegne; oggi poi mi fu detto se potessi indurlo
a togliersi da Roma.
Stamattina capitò a dir Messa ad Ognissanti il parroco di Montebruno,
e a chiedere ospitalità.
Io non lo vidi ancora, ma lo seppi, perché sono passato in giornata ad Ognissanti
per prendere la traduzione di uno scritto in lingua spagnola, e me lo dissero.
Egli non c’era.
Ho pensato che sia corso qui, dopo ricevuta la lettera di vostra Eccellenza,
forse per fare dei ricorsi contro il don Bottazzi o il disposto da v. Eccell.za
Domani o dopo è facile che lo veda, e sentirò che è venuto a fare, e da chi è andato,
e che gli hanno detto.
Le trattative tra l’una e l’altra sponda sono molto avanti: il Concordato,
(chiamiamolo
così), è sarebbe
già imbastito; lassù furono pare
siano stati sentiti
Meda Nava e altri, così mi dissero stasera; per Pasqua o a Pentecoste
dovrebbe uscire qualche cosa.
E allora il giubileo assurgerebbe ad un’importanza storica di prim’ordine.
Basta: se saranno rose fioriranno!
Bacio con venerazione il sacro anello, e la prego di benedirmi fortemente.
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Oggi vidi pure l’abate Lugano, ma di sfuggita, - Egli era in tram. -
Tanti saluti a don Francesco.
Se mi trattengo, scriverò di nuovo. Stando a Roma sospiro la solitudine di S. Alberto.
Suo dev.mo in G. C. e Maria SS.
Sac. Orione
Mattino del 24: se potrò oggi incontrarmi col parroco di Montebruno,
cercherò di tranquillizzarlo, e indurlo a ripartire.
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