V045T174 V045P268
[la stessa lettera, con data 7 Aprile 1927, dattiloscritta,
si trova in V045T154 - Pag. 235 / 236]
[A Sua Eccellenza Rev.ma
Mg.r Simon Pietro Grassi
Vescovo di Tortona
(prov. Alessandria)]
+ Roma, il 7 Aprile [1]929
Mio buon padre in X.sto,
Sono qui da giovedì, 4 corr., e sento il bisogno di inviare a vostra Eccell. Rev.ma
almeno una breve parola, un saluto riverente e filiale.
Ero andato a Genova mercoledì pel funerale d’una benefattrice insigne
del Piccolo Cottolengo, poi fui a Bogliasco e mi decisi di venire a dare l’abito chiericale
a sette giovani Armeni che erano già da qualche anno a Rodi, e qui da sette od otto mesi.
Avevo promesso loro di vestirli per Pasqua, e non volevo che restassero malcontenti.
Qui ci siamo incontrati don Bruno ed io; egli veniva da Assisi,
dove era stato per assistere alla Consacrazione del nuovo Arcivescovo di Rodi,
nostro buon Amico; - e così don Bruno ebbe la consolazione di rivedere
un gruppo di quegli Armeni pei quali aveva lavorato in Domino a Rodi,
e di assistere alla loro vestizione chiericale. - Egli è tornato a Voghera dall’altra notte;
ché aveva le quarantore in quella nostra chiesa, e finiscono oggi.
Io sarò a Tortona per domenica prossima, - devo passare da Firenze e Bologna,
e andare un giorno a Napoli per una commissione.
Qui non ho visto e non vedrò nessuno: sto ricevendo i rendiconti de’ miei,
e penso sia meglio.
È piovuto due giorni, e l’altro jeri a Frascati mi son presa una bella bagnata.
Ma oggi è giornata veramente splendida, e fa anche piacere per questi bravi Alpini
che sono qui a migliaja, - jeri era una pena a vederli, tutto il giorno quasi,
sotto a quell’acqua.
Sant’Anna farà parte della Città Vaticana, e pare venga eretta in parrocchia
pel personale di palazzo; e, rifatta la casa annessa, vi passerebbero gli Agostiniani,
che da secoli sono parroci della Corte papale
Il S. Padre richiese «gli Statuti» della Arciconfraternita per esaminarli;
a noi non fu comunicato ancora nulla, ma i nostri stracci sono sì pochi,
che ci basterà saperlo qualche ora prima. Sino a qualche mese fa
c’era veramente a S. Anna, e messo là dove nessuno lo avrebbe mai pensato,
un qualche fascio di certe carte, che a prima vista, non parevano che cartacce ingiallite,
ma ora sono a loro posto anche quelle.
E così tutti andiamo a posto!
V045P269
Confido che questa mia troverà vostra Eccellenza Rev.ma in buona salute,
malgrado i salti di temperatura di questi giorni.
I sacerdoti della Provvidenza di qui si uniscono a me nell’inviare ossequî, -
ed io saluto poi anche distintamente il caro can.co don Piccoli.
Bacio con profonda venerazione il sacro anello, e sono di vostra Eccellenza
dev.mo figlio in G. Cr. e nella santa Madonna
Sac. Luigi Orione
della Div. Provv.za
P. S. Vedo che ci resta un po’ di spazio, e, unicamente per fare un po’ di buon umore,
ci metto un po’ di «per finire». Quell’Eccell.mo Mg.re che va in nigris,
e che dal Ponte S. Angelo lancia anatemi, - mi raccontava il mio prete di Sant’Anna
che non ha potuto astenersi dal fare la sua proposta per la sistemazione
del nuovo Stato Vaticano, e fu che il S. Padre facesse tirar giù tutte le statue dei santi
che coronano il colonnato del Bernini, e lo rialzassero di un piano per due ospedali,
da un lato per uomini, dall’altro per donne col debito reparto per malattie cerebrali.
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