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[A Sua Eccell. Rev.ma
Mg.r Simon Pietro Grassi
Vescovo nostro]
+ Roma, il 1 Maggio 1929
Mio buon padre in Gesù Cristo,
Benché speri di essere a Tortona a giorni tuttavia, più che pel dovere,
pel bisogno di venire ogni tanto, almeno per iscritto, da v. Eccellenza,
volentieri mi valgo della lettera di don Meriggi, che accludo, per dirle che,
assai più frequente che non scriva, il mio spirito è in Episcopio da v. Eccellenza;
e non solo nel memento della Messa, ma, in ogni chiesa che entro,
davanti ad ogni corpo di Santo a cui m’inginocchio,
posso dire che sempre ricordo il mio Vescovo.
Ché, in questo mese, altro non ho fatto che visitare queste venerande basiliche
e chiese della cristianità e gran numero di corpi di santi, -
né altri ho veduto che i miei ragazzi e i chierici e sacerdoti della Piccola Opera.
Solo stamattina, per compiacere Mg.r Bobbi,
già Vicario di parecchi Vescovi di Bobbio e amico dell’abate Lugano,
sono andato con lui a cercare dell’abate, ma è fuori Roma.
E andrò, prima di partire, a far visita di ossequio al Card. Perosi,
il quale forse già sa che da più tempo sono qui.
Avevo bisogno di raccogliermi un poco, e più ne sento il bisogno,
dopo tanti anni di vita dissipata!
Quanto al don Meriggi, gli risponderò di non dar luogo al diavolo,
ma di stare nelle mani e ai piedi del Vescovo, e di lavorare, con divino aiuto, in diocesi,
da buon prete.
Don Bruno mi ha scritto della visita che v. Eccellenza si è degnata fare
alla Casa di Voghera, e del conforto grande che la parola e la benedizione
di vostra Eccellenza ha portato a quei figli. Io la ringrazio, Eccellenza,
e Le sono tanto tanto grato!
Anche queste Case di Roma vanno abbastanza bene, grazie a Dio;
e per me mi par di ritornare fanciullo o chierico ancora poter passare
qualche ricreazione al giorno con questi figlioli, i quali e nella pietà e negli studî
vedo che fanno quanto possono, almeno la più parte, e cerco di diventare anch’io fanciullo
quanto più posso.
Mg.r Bobbi ha chiesto di far parte della Piccola Opera, e già ne aveva il permesso
da sua Eccell. Mg.r Calchi-Novati prima che questi lasciasse Bobbio.
E perché si trovi un po’ lontano dalla diocesi di Bobbio e perché questa Casa
mi sembra la più adatta; penserei di lasciarlo qui, almeno per un po’ di tempo.
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Certo per persona di quella età e che ha occupato posto così distinto
e per sì lungo corso di anni, la più grande difficoltà sarà di rendersi piccolo;
ma Dio lo ajuterà; ed egli è venuto con tanta buona disposizione e semplicità
che veramente edifica.
Bacio con venerazione il sacro anello, e la prego di benedire a me
e a tutti questi miei fratelli in G. Cr.
Mando un saluto pieno di affetto a don Francesco
e mi raccomando alle preghiere di tutti.
Di v. Eccell. rev.ma aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione D. P.
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