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[esiste una minuta, di due fogli, non digitata]


       [Roma - Sette Sale,] il 16 Ottobre [192]9

 +      40mo Anniversario della mia vestizione chiericale


 Mio venerato Vescovo e padre in Gesù Cr.,


 Quante volte, in questi ultimi giorni, ho pensato come il cuore di vostra Eccellenza

debba sentirsi addolorato! - Non già per la visita apostolica in sé, della quale

ho avuto notizia da Tortona, ma per l’animus di quelli che potessero averla provocata,

e nel breve periodo di riposo che vostra Eccellenza suole prendersi.

 Io non ho alcun dubbio che, come già per le altre visite apostoliche in Diocesi,

così anche questa, che poi viene condotta da un Eccell.mo Vescovo,

riuscirà di piena soddisfazione per vostra Eccellenza rev.ma.

 Tuttavia, poiché al Vescovo appartiene particolarmente soffrire, - umilmente

e con amore e devozione di figlio, - prego Iddio di assistere vostra Eccellenza

anche in questi momenti, se mai fossero di prova.

 E, non potendolo subito di persona, vengo in ispirito, o mio caro Vescovo e padre,

nel vivo desiderio che vostra Eccellenza mi senta a lei vicino.

 Ma, sopra tutto, perché ella abbia il conforto di sapere che nella S. Messa non solo,

ma assiduamente prego, in questi giorni, affinché ogni nebbia, se mai vi fosse,

sia dal Visitatore Apostolico dileguata: - si compia tutto secondo i santi desiderî

di vostra Eccellenza reverendissima, sì che di tutte le anime, che Gesù Cristo

e il suo Vicario in terra le hanno affidate, si formi come un’anima sola: -

di tutti i cuori e le volontà un cuore e una volontà sola con vostra Eccellenza,

a gloria di Dio e a salvezza del suo mistico gregge.

 Bacio con profonda venerazione il sacro anello, e La prego di degnarsi benedirmi.

 Di vostra Eccellenza rev.ma dev.mo e aff.mo figlio in Gesù Cristo

e nella santa Madonna.


          Sac. Luigi Orione

          dei figli della Div. Provv.za


 P. S.  Avrei scritto subito, ma la sapevo ancora nel Bergamasco; -

ora penso sia tornata.

 Tanti rispetti al can.co don Francesco.

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