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[+] [Tortona,] 19 / 4 [1]932
Mio buon padre in G. Cr., [Mons. Grassi]
Mi pare aver detto a vostra Eccell. rev.ma che al Lino Barbieri avevo risposto,
togliendogli ogni illusione di poter avere le 20.000 lire da quell’alto loco; -
ecco la sua risposta.
Perché vostra Eccellenza sia, doverosamente, informata, aggiungo che stamattina
ho scritto che, quando egli realmente riesca a sistemare con onore la sua posizione,
come dice, mi pare che, in massima, il suo piano potrebbe, pel resto attuarsi,
purché la donna si induca a fare vita in una delle Case della Divina Provv.za per donne.
Entro la settimana spero essere a Genova, e gli ho detto che c’incontreremo.
Ora poi c’è anche il don Corana. Non ho capito perché l’arciprete don Carlone
non sia venuto lui da v. Eccellenza a consegnare quella supplica,
ma abbia voluto lasciarla qui, contrariamente a ciò che gli avevo suggerito;
egli era al caso di informare meglio vostra Eccellenza sulle disposizioni del don Corana.
Forse questi spera in una sanatoria, e che tutto resti allo statu quo, -
onde temo se ne farà nulla.
Ebbi occasione di parlare al don Corana, ed è l’impressione riportata.
È vero che nella chiusa della supplica, egli si rimetta alla bontà del S. Padre,
ma lo dice sommessamente, e non che è pronto al distacco, come dovrebbe.
Pare non stia bene di salute, e l’arciprete mi disse che, anche negli interessi,
va come va; potrebb’essere un tocco di Dio.
Il Signore usi misericordia a me e a loro! Sarei pronto, col divino ajuto,
a fare pel don Corana quella che pel don Barbieri; - questo perché v. Eccellenza
possa regolarsi, qualora venissero per una qualche soluzione, -
e userei ogni riguardo nel sistemarli.
Scrivo e non vengo, perché sono a casa solo, e ho qualche impegno.
Bacio con venerazione il sacro anello, e si degni benedirmi.
Di v. Eccell. rev.ma dev.mo figlio in G. Cr. e Maria SS.
Sac. L. Orione d. D. Pr.
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