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+ Gesù, il Papa e le Anime !
Carissimo nel Signore,
9 ottobre 1900
Non ho ancora risposto alla lettera che m’hai scritto il 26 settembre dal Seminario
di Stazzano, perché prima mi parve necessario e prendere informazioni sul tuo conto
e pregare perché Nostro Signore mi desse grazia di risponderti come voleva lui.
Ora adunque ti dico che anche a me pare proprio che il Signore ti voglia qui
a lavorare in questa povera casa, che è sua. Scrivo così dopo avere pregato e dopo
avere meditato piuttosto a lungo la tua lettera.
Direi che potresti andare dal vescovo, e dirgli quello che hai scritto a me, e aprirgli
tutta l’anima tua.
Mio caro figliuolo, forse troverai dei gravissimi contrasti, ma se sentirai nel tuo cuore
che la voce si fa più potente e grande e serena, specialmente quando preghi
o ricevi il Signore, - allora sta fermo e persevera nel domandare al superiore,
con umiltà figliale sempre, che ti lasci venire. Ti dirà forse; e assai bruscamente,
che non ti considera più come suo chierico, se tu vieni; - ma non ti spaventare, -
ha detto così ad altri, minacciando di non volerli poi ordinare.
Se tu senti che il Signore ti chiama, protestagli che tu sarai sempre suo anche
lavorando nella povera Casa della Provvidenza.
La bufera passerà, e anche durasse per degli anni, sii pronto a ricevere la pioggia
o la grandine come il cielo la manda per amore di Dio e per la tua vocazione: - in questo
è perfetta letizia.
Intanto prega la Madonna d’Oropa, la Madonna ha in mano il cuore
dei nostri Superiori, e ti aprirà la strada.
Noi tutti pregheremo per te.
Che N. Sig. Gesù ti benedica, e ti consoli sempre e ti mantenga nel suo santo
servizio.
Tuo servitore e fratello in G. C.
Don Orione
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