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[+] [Anime e Anime !]
[Tortona,] il 19 aprile [190]1
Veneratissimo sig.r canonico,
La sua lettera mi ha fatto tanto piacere.
Rispondo solamente ora, perché ho voluto che il Zizioli consultasse ancora
il suo direttore di coscienza, per rispondere e a lei e alla madre e benefattori di lui
con maggiore sicurezza.
Egli mi dice di scriverle e di far sapere ai suoi che, dopo varî mesi di preghiera
e col consiglio di pii e prudenti ecclesiastici, ha fermamente stabilito
di farsi religioso eremita della Divina Provvidenza.
Per l’età mi ha detto di rispondere che ora ha 17 anni, e gli pare di potere
già prendere tale risoluzione; che se pel braccio monco non potrà fare quello che faranno
gli altri, pregherà per sé, e per i suoi, e per tutti.
Mi ha risposto così, e così scrivo a lei perché ne riferisca alla famiglia.
Q
Io non sapevo che detto giovane avesse tale idea né ho letto quanto
ha
aveva
scritto alla madre
ai suoi perché era
fuori assente da casa
Tortona;- lo appresi ora
dalla sua lettera.
Ciò che posso dire è che il giovane dal dicembre ha fatto un gran cambiamento:
fa la S. Comunione ogni giorno, ed è buono sotto ogni rapporto, in iscuola è pure
dei primi.
Se la famiglia non si oppone, e il giovane continua a perseverare io non potrò
rifiutarlo, perché Gesù sento che mi ha fatto sopratutto per questi che sono orfani,
che
sono disgraziati e che saranno
sarebbero forse sempre infelici su la terra se,
adunati all’ombra di Gesù, non trovassero in lui un padre grande e buono, e nel silenzio
e nella pace del cenobio quella felicità che invano cercherebbero al mondo.
Se questi, per la loro disgrazia non potranno né lavorare come i fratelli né aspirare
al Sacerdozio, potranno bene, con l’aiuto di Dio, spargersi per le ville a distribuire
la luce di Gesù ai piccoli e al popolo, a consolare i malati e i vecchi, a gettare fede
e speranza e carità per tutti i sentieri dove passeranno e dentro tutte le povere capanne
della campagna.
La virtù semplice, cinta di corda e coi piedi scalzi, dei nostri eremiti non potrà
forse giovare ad elevare verso il cielo tante povere anime serve dei campi, già,
cotanto inchinevoli ad incurvarsi come il loro corpo verso la terra?
Oggi che il socialismo strappa al lavoro dell’agricoltura e delle officine le turbe,
non potrà giovare vedere che si può benis
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simo andare scalzi e lavorare sui solchi, e non perdere la gioia, e non perdere la pace?
E se fra questi uomini di vita penitente, se da questi rappresentanti amabili di Dio
la Divina Provvidenza di Nostro Signore volesse suscitare un grande bene,
e il grande bene Iddio lo volesse trarre servendosi anche di poveri figli come un dì si servì
di poveri figli per suscitare una generosa crociata non è vero, caro sig. canonico,
che benedetti saranno quelli che vi avranno concorso?
Oh preghi dunque per me e per i figli miei, perché Dio si serva di noi, e perché
noi cresciamo nel nome suo e per la gloria sua!
La riverisco, e carissimamente la saluto; scusi della lunga cicalata, e mi abbia
per suo sempre e per tutto suo servitore
Sac. Luigi Orione
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