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+ Instaurare omnia in Christo !
Casa della Divina Provvidenza di Tortona,
23 / 8 -904
Veneratissimo padre, [un padre Gesuita]
Chi le scrive non ha il piacere di conoscerla di persona, ma in diocesi
e a Castelnuovo specialmente molte volte ha sentito parlare di v. paternità
e della carità grande che la distingue.
Ora vengo appunto per un po’ di carità, se mi può aiutare.
In questa Casa della Divina Provvidenza di Tortona ho accolto da quattro anni
un chierico che era già della Compagnia, certo Allasia Emilio,
raccomandato dal teol. Chiaudano e da una lettera del p. Provinciale di allora.
Egli aveva già tonsura ed Ordini minori, e fin qui ha fatto quattro anni
di buona prova.
Ma essendo in questo frattempo approvate le nostre Costituzioni, che stabiliscono
non potersi ammettere chi avesse professato in altri Istituti religiosi,
ora questo povero chierico si troverebbe nella impossibilità di emettere i santi voti
e di restare tra noi.
Egli avrebbe bisogno di un vescovo che benevolmente lo volesse accogliere
e incardinare nella sua diocesi, ed io sarei disposto a pagargli la pensione di Seminario,
finché abbia la S. Messa.
Detto chierico mi disse che vostra paternità, prima che egli venisse qui,
si era come offerta di raccomandarlo a Monsig. Manacorda e farlo ricevere
in quel Seminario e diocesi di Fossano.
Senta, potrebbe la paternità vostra usargli ancora oggi la stessa carità?
Farebbe anche un gran favore al povero scrivente, che proprio gliene sarebbe
sommamente grato. -
In attesa - perdoni la libertà, - e preghi nella carità sua per me peccatore.
Di lei, M. Rev.do padre.
Dev.mo servitore in G. C.
Sacerdote Orione Luigi
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P. S. -
Siccome detto chierico mostra vivo desiderio di appartenere a questa minima
Congregazione della Divina Provvidenza così quando egli, fatto sacerdote, si presenti
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xx in vista di detto
ritorno, non vi saranno più le presenti difficoltà per ammetterlo.
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