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+ Sia lodato Gesù Cristo !
Messina, il 24 marzo 911
Caro sig.r Prevosto e amico, [nipote parroco di Mg.r Novelli don Goggi di
Carbonara]
Ho ricevuto stamattina la sua graditissima lettera, e la ringrazio di avermi ricordato
suo zio, quel santo e dotto sacerdote di Dio che mi fu guida sicura e consigliere, e padre
dolcissimo in momenti dolorosissimi e difficilissimi.
Oh quale perdita ha mai fatto la diocesi con la morte di Mg.r Novelli!
Lei lo crederebbe? io quasi non so più indurmi a ritornare a Tortona, dopo
che vi manca quell’uomo.
Eh! lo so quanto ha dovuto soffrire, lo so, e sono forse quello che lo so piû di tutti.
Povero Monsignor Novelli, povero agnello di Dio!
Ma egli ha perdonato a tutti, a tutti - imitiamolo, e perdoniamo anche noi,
e facciamo del bene anche a coloro cui Iddio permettesse che ci venissero dei dispiaceri.
Io sono stato sulla tomba di suo zio, come si va sulla tomba di un Santo, e fu quasi
il primo passo che ho fatto, appena giunto a Tortona; prima sono stato a fare atto di
ossequio a Mg.r Vescovo, passando avanti alla Madonna del Buon Consiglio, e poi presi
una vettura e andai a Castelceriolo, al Campo Santo. -
Io intendo scrivere qualche cosa su Mg.r Novelli, ma avrei bisogno di essere
liberato di qui, poiché, finché rimango Vicario qui, sono troppo assorbito da lavoro. -
Ella preghi che si faccia la volontà del Signore.
Io, caro Prevosto, le sono grato della sua benevolenza perché sente della bontà
e della benevolenza per me di suo zio.
La lettera ella favorisca inviarmela al mio Istituto qui di Messina: sacerdote
Orione - Viale San Martino - Chiesa della Consolata.
Il Signore la benedica di tutto mi abbia
¨