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Tortona,
Casa della Divina Provvidenza
12 Giugno del 1914
Molto Rev.do signore,
Ho ricevuto la sua gradita lettera del 9 corr. m., e stamattina mi sono recato
dal Direttore qui della Casa, sac. Carlo Sterpi, per vedere insieme che cosa si poteva fare
a favore del suo raccomandato.
Ma egli mi ha fatto osservare che non può prendere in considerazione tale domanda
al momento, ed ho compreso che forse deve avere scritto perché - dopo due anni quasi -
si mantengano i patti fatti e accettati del giovinetto Rosso Donato, e neanche ebbe risposta.
Ricordo che io scrissi per la stessa cosa in principio d’anno.
Le condizioni i parenti le conoscono molto bene: esse sono modestissime.
Veda Vostra Signoria di interessarsene un poco, perché io avrei forse ottenuto
di fare posto al suo raccomandato, se quelli già accettati avessero una situazione coi conti
regolare.
Mi voglia scusare la libertà: lavoriamo pel Signore, e non ci offendiamo mai.
Lei scriva direttamente al Direttore don Sterpi, poiché io oggi parto per Roma.
Con affetto in Gesù e Maria SS.
Suo devoto servo
Sac. Orione della Div. Provv.
P. S. Il Rossi sta bene: di condotta e di studio poteva fare di più: speriamo!
Ho visto Viano: sta bene, e sono contento.
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