V046T165 V046P162 Anime e
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Tortona, 27 / XI - 917
M. Rev.da Madre,
1) Mando la bozza del testamento: lo completi dove mancano i nomi.
2) Veda di non cambiarlo, perché in questo modo resta tutto alla Chiesa,
ciò che è della Chiesa.
È vero che non si mette il vescovo pro tempore di Alessandria,
ma, se Mg.r Capecci fosse morto, eredita la S. Sede, e si evita il pericolo
che, incamerandosi facilmente i beni delle Mense Vescovili, dopo la guerra,
il Governo s’impadronisca di codesto Ricovero della Divina Provv.za.
Se si lascia al vescovo pro tempore, c’è pericolo di perdere tutto.
Per toglierci poi da qualunque possibile pericolo, ho messo che, se mai il testamento
venisse annullato, erediti la sua sorella, della quale si può essere sicurissimi.
Perché l’avvenire non si sa come sarà.
Lei lo firmi non col suo nome di suora, ma come era nella vita civile,
mettendo anche la sua paternità.
Se però ella credesse nel Signore di fare diversamente, faccia tutto come Dio
le ispira.
Ciò non toglie, dopo aver fatto questo, che lei non possa fare subito un codicillo,
e di questo se ne parlerà.
La ringrazio di tutto il resto che mi scrive.
Dio la ricompensi di ogni sua carità e la benedica con tutte le sue figliuole.
Dev.mo servitore in G. C. e Maria SS.
Sac. Orione Luigi d. D. P.
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