V046T199 V046P195
Copia
[+] [Anime e Anime !]
Tortona, il 17 / III 919
Gentilissima signora,
Ho avuto la sua gradita lettera del 5 corr. e poi ho saputo che don Sterpi era passato
a vederla.
Il Vallebona fu riconsegnato a sua madre, ed ora mi scrive da Genova che lavora
e frequenta le scuole serali.
Sua madre in verità, non lo vedeva bene giardiniere, e gli aveva scritto qui
rallegrandosi che qui avrebbe potuto o studiare o fare il meccanico.
Ci siamo lasciati molto bene, e lo consegnai io stesso alla madre.
Siamo apposto anche con quel Patronato, ma, in verità, mi seccherebbe non poco
se dovessi, mano mano, restituire tutti gli orfani.
Certo non ci si fa bella figura!
Don Sterpi si trova ancora a Roma, a Via Alba 5; e, dopo, andrà a Como,
come siamo convenuti; anche le Cavallini mostrarono questo desiderio.
Io non posso dire quando potrò essere a Roma, ma, se Vostra Signoria ha deciso
qualche cosa, la potrà comunicare a don Sterpi stesso, che non può più tardare tanto
a salire, e anche ad andare quindi a Como.
Il Patronato genovese che già ci aveva affidati gli orfani, non ha chiesto
di poter sostituire il Mario; ella può senz’altro rivolgersi al Patronato pei figli
dei contadini.
E mi permetto di aggiungere che se la Casa paterna «Paolo Celesia», vuol essere
per gli orfani di Guerra, converrà, almeno ora, portarla a quel numero di orfani che fosse
nei suoi desiderî, perché oramai la guerra speriamo sia finita; a meno che non debbano
limitarsi a sei o sette.
Comunque, per quelle che ancora debbono completare le Elementari,
sempre insisterei per la scuola pubblica: io mando alle scuole del Comune o dello Stato
tutti, anche i miei chierici, e me ne trovo contento. Inconvenienti ce ne sono,
ma ce ne sono assai piû con la scuola privata, dove poi non c’è controllo,
perché anche gli esami sono sempre tagliatelli fatti in casa.
Sono lieto, tanto lieto della sua salute e del lavoro a riordinare: i manoscritti
del suo Paolo.
Che Dio la conservi e le conceda questa consolazione almeno.
Con ossequio suo dev.mo
D. Orione
¨