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[incompleta]
+ Anime e Anime !
[Tortona,] 24 luglio 920
Caro mio figliuolo in Gesù Cr., [D’Alessandro]
Ricevo
oggi la tua lettera al mio
ritorno da Venezia.
Sono contento dell’esito del tuo esame e non dubito che ad ottobre tu abbia
ad essere promosso.
Certo
che ti sentirai ora
stanco, e va pure a trovare i nonni e la sorellina tua,
e riposa, caro D’Alessandro,.
Il vuoto che è nel tuo cuore, non potrà essere riempire che da Dio,, - questo scrivo
non perché tu ti faccia sacerdote.
T
tu prega
e ora andrai a casa, ma
vivi lontano dal fango, vivi di tutto ciò
che
può portare Dio Iddio
nella tua vita e farla vivere di Lui e
e prega, da co
poi mi scriverai con anima sincera e come faresti col tuo primo amico.
Tante volte, e prima ancora che tu andassi a Venezia, avevo pensato di prenderti
vicino
a me, ma non volevo
ho temuto di prendere tempo ai tuoi studî,
e forse, non ho mai
osato dirtelo, perché ai giovani porto un grande amore ma anche una grande
riverenza;
penso però ora con
che ranno avrei potuto
giovarti e riempirti il cuore.
Per
essere sincero ti dirò che della tua vocazione io anzi io
non ho mai dubitato,
qualunque
cosa possa averti detto o per scuoterti o per conf
animarti, e non ne dubito
neanche
davanti a questa tua lettera, lettera
che mi piace perché piena di confidenza.
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La
tua è una crisi che sarà da te superata, se pregherai, se vivrai
starai in piedi
e
diritto, lontano dal fango d’ogni maniera, se vivrai di tutto che
ti può portare a Dio
la tua vita e farla vivere di Lui
Caro D’Alessandro, il vuoto, il gran vuoto che è nel tuo cuore non potrà essere
riempito che da Dio.
Dal paese mi vorrai scrivere sempre con anima sincera, come al tuo primo
e migliore amico.
Ho sentito che il Signore mi ha dato una missione da compiere anche verso di te,
e più d’una volta avevo pensato di ajutarti prendendoti vicino a me, e soffiando nell’anima
tua
un soffio piû caldo di cari
amore di Dio e degli uomini e dandoci
indirizzandoti
ad una luce piû alta.
Non ho mai osato dirtelo perchè amo di grande amore gli orfani, ma ho amche
per essi una riverenza grande, ed ho temuto di non essere capito e che potesse parere
un distoglierti dagli studî.
Ora vedo che non ho piû tempo.
Dunque vai a casa ma io ti porterò nel cuore come farebbe la tua mamma.
Ti benedico,e ti dico una parola che non ho - - - -
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