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[incompleta]
+ Anime e Anime !
[Roma, li] XXX nov.bre [192]0
Caro fratello in X.sto,
Mg.r Remiddi mi fa passare la lettera a padre Andrea, e anche da Tortona
mi inviarono quella che voi avete scritto colà.
Ritengo che a quest’ora avrete giâ avute le informazioni richieste; ad ogni modo
vi do le notizie che giustamente desiderate.
Le suore nostre, così dette, non sono, fino ad oggi, affatto suore, ma solo
una minima accolta di poverissime figliuole, non divise in suore e converse,
non ancora approvate, si capisce, perché sono un’umile cosa in formazione.
Le hanno chiamate le Missionarie della carità forse perché si sono consacrate
ad alimentare in sé a diffondere attorno a sé la dolce carità del Signore.
Finora questa è la loro vita e la loro regola.
Non hanno abito fisso, non hanno nessuna pretesa.
Lavorano per vivere e ciascuna porta e dà quello che ha.
Cominciarono un sei anni fa, e saranno un’ottantina; ma più sono quelle
che abbiamo indirizzate ad altre comunità religiose, perché non facevano per noi,
benché altrove siano parecchie di esse riuscite anche bene, ed elevate a cariche.
[esiste una minuta non trascritta]
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