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Riservata alla Persona-copia


 +        Anime e anime !

         Bs. Aires, il 28 / XI [M C M]XXI


 Caro avvocato,


 Le chiedo scusa del ritardo a risponderle, - non mi fu possibile per più motivi.

 Ho cercato di fare qualche cosa per lei, qualche cosa che era però tutto quello

che ora io potevo fare, ma non sono riuscito ad un risultato soddisfacente.

Anch’io mi trovo nuovo, e ancora non conosco e non sono conosciuto:

avrò bisogno di avere almeno un piede a terra per stendere e braccia e cuore,

e lavorare a fare del bene a tutti, secondo lo spirito del Vangelo, ma in modo speciale

a quelli che si conoscono e si apprezzano.

Ma io non potrò tornare per fermarmi e vedere di addivenire a qualche cosa di più pratico

che fra tre o quattro mesi. Pareva che già tutto fosse concluso per una posizione qui,

ma da jeri sera mi sono trovato lanciato ancora in alto mare. Non sono però tale

da perdermi di coraggio, anzi sento che quando si saranno ben convinti che cerco solo

e sopra tutto il bene dell’orfanità abbandonata, e che mi sacrifico per trasformare

gli sbarazzini della strada in onesti operai e in cittadini onorati,

che faccio dei credenti in Dio sì, ma anche dei credenti nei sacri doveri della Patria,

per l’avvenire e la prosperità di questo generoso Paese argentino, - allora le ostilità

o, meglio, le difficoltà scompariranno, - sarò compreso e appoggiato, ed io,

a mia volta potrò con un braccio stringere gli orfani miei e con l’altro stendermi

a dare aiuto e conforto agli amici.

 E lo farò con cuore di sacerdote e con l’amore di fratello.

 E allora anche di più ci conosceremo!

Oggi, e con i brevi giorni che mi restano, debbo, con lealtà di amico, dire:

non m’è ancora possibile, e lo dico con strazio del cuore. -

 E mi voglia bene caro avv.to che io a lei ne voglio tanto in Cristo Gesù -

 Suo aff.mo


         Sac. Orione  della D. P.

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