V047T035 V047P039
+ [Venezia, li] XI luglio [192]5
Distinto sig.r avvocato,
Ricevo
qui la sua del
dì dell’8 corr.
Ho
coscienza di nulla aver detto fatto
né di nulla dovergli dovere
al Giuseppe Mainetti da giustificare la sua richiesta.
Ne
resto anzi semplicemente stupito, dopo il bene che si
mi pare avergli sempre fatto.
Che
si metta per quella via mi dispiace fa
gran pena, non per me, ma per lui.
Che Dio lo assista!
Con
ogni osserv rispetto di
V. Signoria aff.mo
Dev.mo servitore
Sac. Orione d. D. P.
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