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 [+]        Tortona, il dì 11 / II [1]926


 Carissimo in Gesù Cristo,


 Grazia e pace da Nostro Signore!

 - Ho ricevuto le vostre buone lettere. - Noi non possiamo, in via ordinaria, accettare,

se non chi viene per farsi della Piccola Congregazione della Div. Provvidenza.

 Voi, mio buon fratello, non siete, né potrete essere di questi, anche lo desideraste, -

almeno fino a che non veniate dal S. Padre riabilitato.

 Io non posso né potrò mai fare nulla presso la Santità Sua per la vostra riabilitazione:

non vi devo illudere. E sarebbe vano venire da me con questa speranza.

 Tutto quello che per voi potrò fare è di ricevervi quale coadiutore, che viene e presta

la sua opera per l’amore di Dio e delle anime, accontentandosi del vitto e vestito.

Poi, diportandovi bene, vi rilascierò, - quando voi lo crederete, - un attestato di lode

pel servizio o, meglio, carità usata a me e ai fanciulli che la Divina Provvidenza

mi viene affidando.

 Ma impegnarmi a fare passi presso la S. Sede o il Papa, - non mi è possibile,

anzi mi è vietato.

 Se poi potrò fare di più, lo farò: andrò fin dove potrò, - ma non vedo ora alcuna

probabilità di poter fare, - e quindi con doverosa lealtà, vi dico:

non aspettatevi di più da me. Se accettate lo stesso di venire quale Coadiutore,

alle condizioni espressevi, scrivetemi, e vi darò la destinazione -

 Prego per Voi con affetto grande di fratello in Gesù Cristo e nella Santa Madonna.

 Vostro in X.sto


        Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.

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