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 +        Anime e Anime !

         Tortona, il XV marzo 1926


 Buona figliuola di Dio,


 La grazia e la pace di Gesù Cristo siano sempre con lei e con tutti i figliuoli di Dio!

 La ringrazio della sua lettera, che m’è giunta tanto gradita.

 Sì voglio subito pensare al piccolo Metelli, povero ragazzo!

 A Sua Eccellenza la Principessa voglia dire parole di conforto anche per me;

in virtù della divina misericordia che ci è stata fatta da Gesù Cristo Signor nostro,

La animi a stare salda nella fede, e a portare la sua croce insieme con Cristo;

perché, come e quanto più abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, e tanto più,

mediante Gesù Cristo, abbonderà anche la nostra consolazione,

secondo l’insegnamento di S. Paolo.

 E parole di celeste conforto voglia ella dire sempre a tutti quelli che soffrono.

 Le sofferenze ci fanno conoscere il nostro nulla; e senza il patire saremmo

sempre dei miseri.

Nei patimenti il Signore vuole che riconosciamo il suo amore:

con essi egli viene a purificare e santificare le anime nostre.

 Oh il tesoro che è nascosto nel travaglio, nel dolore, nel patimento!

è tesoro di merito infinito. Cerchi dunque, o buona figliuola, di gettare

 Sui tutti i suoi passi e in su e in tutti i cuori la getti delicatamente un dì luce di Dio

e i conforti di Dio, ma sempre con quella discrezione, grande anzi con quella reverenza

come che ella vede che ha fatto ha usato sin qui, con tutta la delicatezza, della

senso e soavissima carità del Signore.

 Mi ha sempre insegnato tanto è rimasto sempre impressa la figura veneranda

di quel vescovo, che Victor Hugo tratteggia nei due primi due libri dei Miserabili,

che riuscì diede tanto seppe trarre dall’abisso e dar conforto e redenzione al galeotto

Giovanni Valjean senza a evitando di fargli la predica e fin ogni parola che suonasse

rimprovero, condita di morale e di consiglio.

 Quanta sublime e divina carità di Gesù Cristo!

 E quanto è grande la chiesa in quel vescovo!

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