V047T115 V047P119
[Roma li] 2 novembre 1928
Caro fratello in Gesù Cristo,
La pace di N. Signore sia con noi!
Ricevo qui la v/ buona lettera.
Il desiderio della vita perfetta non può che venire da Dio,
ed è
sempre una somma grazia
che Egli ci fa; - né farebbe bisogno, per sé,
di
chiedere molto
consiglio, perché, come insegna S. Tommaso,
il consiglio è già dato da Gesù Cristo.
Se
noi desideriamo voi
desiderate sinceramente di uscire
dalle
nostre vostre
imperfezioni, di amare Iddio senza misura e di consacrarci
consacrarvi
tutto a lui, è segno che siamo chiamati alla vita religiosa.
L’orazione fervente è il mezzo sicuro e indispensabile per ottenere la grazia
di
effettuare il desiderio di darsi tutto
a Dio in Religione.
Sono disposto ad accogliervi fraternamente in questa Piccola Opera
della Divina Provvidenza, - però, nel vostro caso, mi pare sia da procedere,
da parte vostra, con particolare maturità e con molta orazione.
Vi
userò, tut Col divino aiuto, tutta
tutte tutti quei riguardi che la carità di N.
Signore
vuole,
ma voi dovete venire col con
fermo proposito, non isperando di
godere,
ma di meritare.
Dovete
entrare in Re religione
per meritare e non per godere.
Disponetevi pel tempo che rimane al gran passo col raccoglimento, con l’orazione
e con una perfetta oblazione di tutto voi stesso e di tutti i vostri gusti.
A questa grazia Iddio aggiungerà sicuramente le altre necessarie al compimento dell’opera
della vostra perfezione.
¨